2045. Ecco la Milano del futuro

Milano è una "smart city" avanzata, dove la tecnologia digitale è integrata in ogni aspetto della vita quotidiana

2045. Ecco la Milano del futuro
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Immaginare la città del futuro con lo sguardo alla metropoli italiana che, più di altre, incarna il dinamismo delle trasformazioni urbane. Nell’ambito delle celebrazioni per il proprio cinquantenario, il Giornale continua il suo viaggio itinerante lungo l’Italia che produce, investe e sogna in grande.

Mercoledì 25 settembre, uno speciale evento organizzato dalla nostra testata racconterà "La grande Milano - Dimensione Smart City", offrendo al pubblico uno sguardo particolareggiato sulla capitale industriale e finanziaria del Paese, attraverso la voce di alcuni suoi protagonisti. Al link di seguito è possibile iscriversi gratuitamente per partecipare all'evento: https://shorturl.at/rqDxa

2045. Milano è una "smart city" avanzata, dove la tecnologia digitale è integrata in ogni aspetto della vita quotidiana. Sensori urbani, intelligenza artificiale e Big Data migliorano la gestione del traffico, il consumo energetico e la sicurezza pubblica. Le reti 5G e 6G permettono una connessione costante e l'automazione di molti servizi cittadini, come la gestione dei rifiuti e l'illuminazione pubblica.

Nella città del futuro l’intelligenza è l’unico virus buono capace di contagiare ogni aspetto della mobilità: urbanizzazione, ecologia, sicurezza, salute e connettività. L’automobile ha assunto altre sembianze: non è più un vezzo, uno status symbol, un oggetto di proprietà ma è diventata sempre di più un servizio condiviso funzionale all’utilità del momento. È il mezzo che giustifica il fine percorso.
Un veicolo per lo più elettrico che si appoggia ed è integrato con infrastrutture di nuova generazione così da garantire anche lo stoccaggio temporeaneo dell’energia. Un veicolo che si avvale della guida autonoma di livello 4 (l’uomo può ancora intervenire) e 5 (totalmente priva di interventi umani) riducendo drasticamente gli incidenti dovuti alla distrazione.

Futuro

Il trasporto pubblico al contempo è il termometro dello stato di salute dello sviluppo della smart city, il fiore all’occhiello dello stato di avanzamento dei servizi per le fasce più deboli e più anziane. Sì, perché disabili e over 70 fanno parte della mobilità del futuro. È un trasporto a guida autonoma, potenziato e capace di migliorare la loro vita quotidiana. Un trasporto pubblico a richiesta mirato a migliorare gli spostamenti in aree con accesso ridotto (scuole, anziani, impiegati) e a garantirli in orari non di punta o di notte.
Alzi lo sguardo e sopra la tua testa vedi sfrecciare dei taxi volanti che seguono direttive precise. I monopattini, soffocati da una regolamentazione sulla sicurezza più stringente e ferrea, hanno lasciato il posto a piattaforme con ruote più affidabili. Il trasporto pubblico è alimentato anche con l’idrogeno. Alcune autostrade sono corsie elettrificate su cui, viaggiando, le vetture si ricaricano. In città invece anche i semafori sono intelligenti: immagazzinano i dati e scattano in base a parametri specifici. Oltre alle isole pedonali riempite di alberi e piante, ci sono anche hub formati da grandi batterie che fungono da accumulatori di energia e che si ricaricano tramite pannelli solari o attraverso le medesime auto elettriche. I locker sono stati soppiantati da piccoli AGV che ti portano il pacco ordinato all’indirizzo prescelto. Anche i rider non ci sono più, sostituiti da piccoli maggiordomi robotizzati.
Sui marciapiedi fanno capolino totem e display grazie ai quali prenotare il mezzo che ci serve in quel momento. Che sia un monopattino, un’auto condivisa, una piccola vettura da usare in solitudine, uno scooter elettrico, financo un’autobus o un taxi volante. Le periferie sono collegate con un centro metropoli aperto alla vita sociale più che a quella professionale. Perché lo smart working e l’e-commerce hanno modificato radicalmente il centro nevralgico non più relegato alla finanza e al mondo bancario bensì alle esperienze di aggregazione e di svago.

L'intelligenza artificiale e la robotica hanno rivoluzionato il mondo del lavoro, con una crescita del telelavoro e l'automazione di molte professioni. Nuovi settori come la bioingegneria, la cyber-sicurezza e le energie rinnovabili sono centrali per l'economia milanese. Anche il sistema sanitario è in via di trasformazione grazie alle tecnologie di telemedicina, intelligenza artificiale e genetica avanzata. I cittadini di Milano accedono a servizi sanitari personalizzati e a distanza, con diagnosi basate sull'analisi dei dati biometrici raccolti da dispositivi indossabili.

Futuro


Le strade sono al servizio delle biciclette e dei pedoni per valorizzare la mobilità dolce dentro una cornice di una struttura urbana rinnovata. Cambia la morfologia degli spazi, condita dalla natura e da zone di aggregazione.
Nella mobilità del futuro non siamo più proprietari di auto ma utenti di città tecnologiche e connesse. Guida autonoma, intelligenza artificiale, condivisione di veicoli, app con cui scegliere il tipo di vettura o l’esperienza a bordo; con cui gestire il traffico e i tragitti in modo intelligente. Il trasporto sarà un mix di macchine elettriche che ricaricheranno altri veicoli; di micromobilità per tragitti brevi, di taxi volanti e di veicoli senza conducente per il trasporto di persone e merci.

Milano è ricca di spazi verdi, con parchi verticali e tetti verdi che aumentano la biodiversità. L'uso di tecnologie come gli edifici a energia positiva, che producono più energia di quella che consumano, è quasi la norma. Anche il sistema alimentare è più sostenibile, con orti urbani e mercati locali a filiera corta.

La mobilità del 2045 è una soluzione modellata sulle esigenze quotidiane dei cittadini. Una mobilità on demand basata sulla gestione generalizzata e unificata dei dati provenienti da diverse fonti per fornire il servizio giusto al momento giusto e nel posto giusto. Nell’era digitale si fa leva sull’intelligenza artificiale e sui big data per poter rivoluzionare il modo di fare pianificazione. Le sfide della politica sono tante e ambiziose. Ma la più importante è quella della consapevolezza. Non c’è mobilità che ha futuro se non si basa sulla consapevolezza del rapporto costi e benefici, sulla trasparenza, sulla comunicazione relativa a chi dovrà partecipare attivamente a sostenere i costi di una rivoluzione in continua evoluzione. La mobilità del futuro ha un costo che inevitabilmente ricade sugli utenti pronti a contribuire alla causa. A patto di esserne appunto consapevoli.

Insomma, nel 2045

Milano è una città all'avanguardia sotto ogni aspetto, con un equilibrio tra tecnologia, sostenibilità e qualità della vita, adattandosi alle sfide globali del futuro. Nel 2024 Milano è la speranza che lo diventi davvero.

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