Da Bali al Cile, i 10 hotel più sostenibili al mondo

Una carrellata tra alcuni alberghi che presentano delle caratteristiche notevoli di sostenibilità, dal risparmio dei consumi al rispetto per flora e fauna

Da Bali al Cile, i 10 hotel più sostenibili al mondo

Perché un albergo o una struttura ricettiva dovrebbe possedere delle caratteristiche di ecosostenibilità? Non si tratta solo di una questione legata all’utilizzo di energie rinnovabili e pulite, di politiche aziendali connesse al risparmio energetico (anche se queste, ovviamente, sono fondamentali, soprattutto in un’ottica di salvezza del pianeta): si tratta di costruire un’esperienza per il turista che sia fedele alla tradizione ecosistemica di un territorio, in cui i materiali di costruzione dell’hotel siano eco-compatibili e siano rispettosi del paesaggio.

Ma l’esperienza del turista non è tutto, perché un buon albergo si integra con il territorio e con le popolazioni autoctone, seguendo delle direttrici ecologiche: le aziende che tengono conto di tutto questo producono benessere diffuso e innalzano la qualità della vita.

Ma quali sono i 10 hotel più sostenibili al mondo? È impossibile stilare una classifica, ma è importante sapere che in ogni angolo del globo continuano a nascere strutture ricettive ecosostenibili, rispettose e in grado di restituire al turista un’esperienza davvero indimenticabile. Questi di seguito sono alcuni degli alberghi sostenibili annoverati da The Hotel Journal.

Bambu Indah

Si trova a Bali e la sua struttura è stata progettata dai designer John e Cynthia Hardy. Il Bambu Indah è sicuramente annoverabile tra gli hotel di lusso, ma possiede una componente naturale davvero unica, dato che agglomera in sé le vicine cascate e la vegetazione tipica della giungla tropicale. Tuttavia i turisti possono dedicarsi ad attività ecosostenibili come trascorrere una giornata in fattoria didattica - in cui si possono perfino lavare i bufali che vi pascolano - o semplicemente riposarsi su un’amaca posta lungo il fume.

The Kip

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Questo b&b è in Sri Lanka, ed è stato ricavato da una casa di pescatori. The Kip è molto piccolo: possiede quattro stanze circondate dalla giungla, ma la spiaggia si può raggiungere agevolmente a piedi, tanto che la notte si sente il rumore del mare.

The Hideout

È a Koh Yao Noi, in Thailandia, all’interno di una piantagione di anacardi. La struttura di The Hideout (letteralmente “il nascondiglio”) è realizzata interamente con legno e pietre locali, e consta di una piscina a sfioro con acqua salata. Vi si accede in barca a remi.

The Pig at Combe

The Pig at Combe

Si trova nel Devonshire e rappresenta un’esperienza abitabile molto interessante. A The Pig at Combe l’illuminazione è a led, mentre l’intero mobilio proviene dal riciclo e dal restauro. Il cibo servito viene invece dalla trasformazione dei frutti di tre orti biologici di cui la struttura dispone.

Pench Tree Lodge

È all’interno del Parco Nazionale di Pench nel Madhya Pradesh. All’interno di 40 acri di foresta, il Pench Tree Lodge si dipana lungo 12 case sugli alberi e piccoli cottage realizzati con materiali naturali, offrendo un’esperienza all’insegna del glamping etico.

Song Saa

Può che un albergo è una vera e propria isola privata in Cambogia, in cui gli edifici per la ricezione del turismo sono interamente realizzati con legno di recupero. Non solo: al loro interno le villette per i visitatori sono arredate con mobilio e decorazioni riciclate, in cui il legno, per esempio, proviene da vecchie barche da pesca. E ancora: a Song Saa esiste un sistema integrato di fognatura e irrigazione, in cui le acque reflue vengono trattate, pulite e divise, diventando in parte acqua per annaffiare e fertilizzante per nutrire le piante. In menu solo verdure coltivate in loco e pesci presi dai pescatori della zona con metodi rispettosi della natura.

Whitepod Eco-Luxury

hotel sostenibile_svizzera

In Svizzera c’è il Whitepod Eco-Luxury, che consta di villette a forma di cupola: si tratta di strutture geodetiche, in cui si utilizza il 30% in meno dell’energia che di solito viene consumata in una stanza d’albergo. Tutto è improntato al risparmio delle risorse, attraverso il riscaldamento a pellet, dispositivi per la limitazione dei consumi idrici e timer sulle caldaie.

Isola Laucala

Anche nelle Fiji c’è un’isola felice per l’ecosostenibilità. È l’isola Laucala, anche questa privata e strutturata a mo’ di albergo diffuso, con menu ristorante che comprendono frutti della terra. Le villette per i turisti sono circondate dalla foresta pluviale o sono sospese sull’acqua, e sono interamente realizzate in legno. I benefici del suolo vulcanico e delle spezie locali invece si mostrano all’interno della spa.

Azulik

Quando si parla di Messico e in particolare di Riviera Maya, si parla di turismo culturale e consapevole. Qui sono molte le strutture ricettive a sfruttare le architetture del territorio con metodi e materiali naturali, e il tutto viene progettato e costruito per non essere invadente nei confronti della foresta, del verde. Il resort Azulik in Messico è uno degli esempi migliori in tal senso. Tra l’altro qui non c’è bisogno di ricorrere all’aria condizionata per via del modo in cui il resort è stato realizzato. Ma comunque non si potrebbe: qui non si usa corrente elettrica e quindi non ci sono né televisori né wi-fi.

Tierra Patagonia

Si trova in Chile il Tierra Patagonia, un hotel progettato e costruito in modo da ricordare i fossili dagli architetti Cazú Zegers, Roberto Benavente e Rodrigo Ferrer. È stato pensato per integrarsi completamente con il paesaggio circostante, tanto che la vegetazione che è stata rimossa prima della realizzazione, è stata successivamente ripiantata nello stesso luogo.

L'arredamento si avvale di materiali naturali e l'illuminazione al led, oltre che una climatizzazione legata allo sfruttamento del calore solare. In più, per ogni visitatore che soggiorna qui, l'albergo fa piantare un albero.

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