Ambiente

Elettrodomestici, ecco dove "buttarli" quando non funzionano più

I RAEE, questo l’acronimo, contengono sostanze tossico nocive e occorre seguire precise modalità per raccoglierli e riciclarne i componenti

Come smaltire i rifiuti elettronici
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Il cellulare, l’aspirapolvere, il frigorifero e gli altri elettrodomestici sono utili e comodi. Ma cosa fare quando diventano rifiuti? Come liberarsi del tostapane quando smette di funzionare o del videoregistratore se è ormai troppo vecchio? Di certo non si possono prendere e buttare nel sacco dell'immondizia.

I rifiuti elettronici, i RAEE (sigla di "rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche"), non sono come tutti gli altri. Per smaltirli correttamente occorre seguire determinate procedure: sul tema esiste una normativa specifica.

Seguendo le corrette indicazioni si tutelano l’ambiente e la salute di tutti. In tale tipi di rifiuti sono infatti presenti sostanze inquinanti come cloro, fluoro e carburi e sostanze tossiche come il mercurio. Smaltendoli in maniera appropriata inoltre si eviterà l'inutile spreco di grandi quantità di materiali di valore che possono essere riutilizzati nei processi produttivi.

Fortunatamente, gli ultimi dati indicano una maggiore attenzione all’argomento e un incremento per quanto riguarda proprio la raccolta dei RAEE.

Che cosa sono i RAEE

Si tratta di rifiuti pericolosi provenienti da prodotti tecnologici come elettrodomestici, computer ed elettroutensili non più funzionanti o obsoleti. Alcuni esempi sono i giocattoli elettrici, lo stereo, il frigorifero, l’aspirapolvere, il saldatore, la calcolatrice, le apparecchiature sportive con componenti elettrici o elettronici, i cellulari, i televisori. Essi si dividono in grandi o piccoli RAEE a seconda delle dimensioni.

Come smaltire i rifiuti

Poiché i RAEE sono pericolosi è necessario effettuare una raccolta separata con successivo smaltimento: i RAEE immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2005 si riconoscono in quanto riportano il simbolo del cassonetto sbarrato.

Per capire come disfarsene è possibile contattare il proprio Comune per avere informazioni circa il ritiro a domicilio degli oggetti ingombranti oppure è possibile portare le apparecchiature nei centri di raccolta deputati presenti sul territorio.

O, ancora, è possibile rivolgersi ai rivenditori di apparecchiature elettroniche. Questi ultimi infatti devono ritirare gratuitamente i RAEE quando il consumatore ne acquista uno equivalente (il ritiro uno contro uno) e i rivenditori con negozio più grande di 400 metri quadrati devono ritirare gratuitamente i RAEE di piccolissime dimensioni (25cm al massimo) provenienti da utenze domestiche anche quando il consumatore non acquista nulla (ritiro 1 contro 0).

Cosa succede con lo smaltimento

Il materiale raccolto viene portato presso impianti specifici per il trattamento, il recupero ed il riciclaggio. Dai RAEE vengono preliminarmente eliminate le sostanze tossico nocive e i diversi materiali di cui sono costituiti, ad esempio metallo, vetro, plastica, vengono separati.

Le materie prime ottenute separando i diversi costituenti dei RAEE sono inviate presso impianti specifici per produrre nuovi prodotti.

I metalli, ad esempio, sono inviati alle fonderie, il legno ad impianti per la produzione di pannelli in legno, il vetro alle vetrerie e così via.

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