Ieri è stato anche il giorno del ritorno in piazza degli ambulanti della capitale, che hanno peggiorato il traffico cittadino risalendo via Nazionale con una lunga fila di furgoni e radunandosi poi in piazza della Repubblica, angolo via Terme di Diocleziano. Da qui i manifestanti - circa un migliaio - sono partiti per un corteo che si è diretto agli ex mercati generali dellOstiense. «Una protesta spontanea contro il Comune - spiega Piero Marzano, ambulante da 30anni - che non sta facendo distinzione tra ambulanti regolari e abusivi». «Abbiamo chiesto - dice il presidente dellassociazione italiana ambulanti rotativi commercianti, Filippo Macrì - un incontro con lassessore Rizzo ma non vuole riceverci. Siamo riusciti a fissare per il 6 dicembre un appuntamento in Campidoglio con i capigruppo di maggioranza e opposizione. Vogliono criminalizzare una categoria e 1360 ambulanti regolari nascondendosi dietro il fatto del Centro storico dove sono previste solo 20 rotazioni. Stano cercando di togliere i diritti acquisiti dalla categoria».
Il nodo della questione è la legge regionale 33 e gli articoli 44-44bis, che assegnano agli ambulanti un posto per la vendita con il diritto, in caso di spostamento, a una zona di equivalente valore commerciale. «Lunedì prossimo alla Pisana - hanno detto i manifestanti - discuteranno la possibilità di abrogare gli articoli. Se accadrà sarà la fine, ecco perché lunedì mattina saremo davanti alla sede del consiglio per difenderli».
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