Amelia L’incredibile record dell’uomo uccellato due volte

di Claudio De Carli
Due metri dopo la riga di metà campo, al volo, di piatto destro, gol. Solo il colpo di quella birba di Martin Palermo, peraltro di testa, gli può stare dietro.
Un grande Dejan Stankovic, l’uomo che meglio identifica l’identità dei campioni d’Italia, tosto fisicamente, determinato, mai domo, decisivo, proprio come ieri sera con il capolavoro del gol da metà campo. Uno come lui fa sempre la differenza, due in squadra sarebbe giocare sleale, già detto ma ripeterlo non fa mai male. Però alla fine sorge un dubbio, non tanto sulle capacità di Dejan, che ridendo e scherzando si era mangiato un paio di gol prima di scaraventarla dentro da cinquanta metri, ma sul suo complice, il bizzarro Amelia, attuale portiere del Genoa. Qualcuno ricorda la rete di Beppe Mascara in un derby che diventò immortale proprio per un suo gol da 45 metri?
Dissero che quel gol era una sintesi delle virtù e anche dei difetti del bomber catanese di Caltagirone, il piede che si mette in movimento appena l’occhio coglie il portiere fuori dai pali, traiettoria divina, un arcobaleno di colori che illumina il Renzo Barbera con i palermitani in piedi ad applaudire il nemico che vince. Ma chi era il portiere del Palermo? Ancora Amelia? Ma dai?
Qualcuno potrà dire che i gol da metà campo si sono sempre fatti, anche prima che Amelia si infilasse un paio di guanti, da Maradona a Recoba, ai più recenti di Quagliarella (Chievo-Sampdoria 1-1, 1 aprile 2007) e addirittura di Bobo Vieri (Atalanta-Siena, 3-1, 6 maggio 2007), uno che non è mai passato per avere dei piedi delicati. Infatti, fai gol da metà campo solo se il portiere ti dà una mano, decide di farsi una passeggiata e lascia la portineria vuota: sono alla scala B a fare le pulizie.
La prodezza di Dejan resta. Ma anche quella di Amelia, siamo onesti. Adesso magari ci sarà qualcuno che tirerà la croce addosso ad Amelia, barattando la sua castronata con la resa del Genoa.
Cinque a zero, ragazzi, l’Inter ha vinto anche la bambolina. Una superiorità evidente in ogni zona di Marassi, compreso il parcheggio antistante lo stadio.

Primo gol di Balotelli, primo gol di Vieira, e pensare che la vera preoccupazione di José era quella di non avere Eto’o e Milito, i goleador. Un trionfo, compreso il miracolo di Supermario che resta in campo 90 minuti. Ecco perché non è giusto infierire su Amelia, anche se a lui va un sentito grazie da tutto il club di Corso Vittorio Emanuele.

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