Ammazzato a tredici anni per la bella del paese

Le nuove frontiere della lotta alla droga hanno sigle come JWH-018 e JWH-073, si presentano come profumi per ambiente, ma in realtà sono sostanze stupefacenti sintetiche «costruite» in laboratorio, capaci di causare effetti analoghi a quelli di hascisc e marijuana, a volte mortali. Da poco tempo sono state inserite nelle tabelle degli stupefacenti da parte del ministero della Salute, e subito hanno fatto la loro comparsa in provincia di Verona, in uno «smart shop» di Villafranca sequestrato dalla polizia.
L’esercizio commerciale in questione è il «Freedom stop».. Il prezzo di quelli che erano venduti come «incensi» variava tra 15 e 35 euro. Il titolare, S.G., 50 anni, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio e spaccio continuato di sostanze stupefacenti, aggravati dalla vendita a minorenni.
A febbraio erano scattate le segnalazioni del sistema di allerta del Dpa attraverso il centro operativo nazionale, che ha sede a Verona, dopo sei casi di intossicazione acuta registrati a Milano e in Veneto, quattro a Venezia e uno a Portogruaro (Venezia).

Tutti casi correlati al consumo di «n-Joy» e «Spice», miscele aromatiche vendute via internet e negli smart shop. Un secondo allerta ad aprile, dopo una serie di sequestri ravvicinati di mefedrone, causa di una ventina di decessi in Europa.

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