Si è assunta tutte le responsabilità di quanto avvenuto in via Urbano II, Georgeta Nikita, 30 anni, la donna romena fermata ieri assieme al marito Andrei Gabriel Nikita, 35 anni, per lomicidio di Giovanni Santini, 63 anni, lamministratore del condominio di Roma dove viveva la coppia. Luomo era stato trovato cadavere dai poliziotti in una valigia allinterno dellappartamento dove abitavano nel quartiere Aurelio.
Nel corso della sua confessione davanti al pm Antonella Nespola e agli uomini della squadra mobile di Roma, la donna ha raccontato di aver fatto tutto da sola colpendo Santini almeno cinque volte alla testa con un mattarello.
A scatenare la furia omicida, almeno secondo quanto sostiene la donna, sarebbe stato latteggiamento della vittima: lamministratore di condominio, dopo aver chiesto il pagamento delle rate arretrate, le avrebbe fatto delle avances. «È entrato nel mio appartamento e mi ha chiesto i soldi dellaffitto e poi mi ha detto: Se non ce li hai, se non puoi pagare gli arretrati, allora mi devi dare qualcosa in cambio e per cominciare potresti baciarmi. Poi lho colpito».
Stando al racconto di Georgeta, al quale gli investigatori stanno cercando riscontri, il marito, Andrei Gabriel Nikita, 35 anni, lavrebbe solo aiutata a pulire lappartamento dagli schizzi di sangue cercando di ridipingere i muri imbrattati dagli schizzi. Il cadavere, nel frattempo, era stato rinchiuso allinterno di una valigia, però troppo piccola per contenere il corpo. Così, dopo aver pulito e ritinteggiato la coppia, sabato, era tornata nellabitazione dopo aver comprato una valigia più grande, dove è stato poi messo il corpo di Santini. Se non fosse arrivata prima la polizia lo avrebbero fatto sparire.
Gli agenti hanno trovato anche larma del delitto, ovvero il mattarello col quale la romena ha colpito la vittima.
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