Sarebbero stati al massimo in 50, se non fosse stato per gli extracomunitari. In fondo, il coordinamento anarchico libertario sfilava anche per loro. Così cattivi da mal sopportare persino i rappresentanti dei centri sociali tradizionali, così arrabbiati da aver intimato a «politicanti, giornalisti e partiti» di tenersi ben alla larga, si sono dati appuntamento ieri pomeriggio alla Commenda di Pré per dare vita a un corteo di protesta. Motivo, la retata della polizia contro i clandestini nel giugno scorso. Due degli anarchici più duri e puri si erano messi in mezzo, per loro erano scattate le manette, oggi cè ludienza preliminare.
Di qui il corteo. Lappuntamento era alle 16, alle 17 non cera ancora nessuno o quasi. Volantinaggio, striscioni, contorno folcloristico di camion corredato di altoparlanti e casse acustiche in grado di diffondere, con qualche tono non irreprensibile, trascinanti note di protesta. Discreto ma attentissimo il presidio delle forze dellordine che si sono mantenute a debita distanza. Intimoriti ma determinati i fotografi, costretti a chiedere ospitalità ai residenti per immortalare la manifestazione dalla finestra. Pochi ma cattivi, gli anarchici, e poi sono arrivati i rinforzi, senegalesi soprattutto, due, tre, quattrocento.
Anarchici e clandestini, nuova alleanza anti-manette
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.