Anarchici, no global e centri sociali: parte la fiaccolata contro la polizia

Nessun segno esterno di percosse, circostanza confermata dall’autopsia: nessun organo interno compromesso, fegato, milza, cervello, solo un cuore tropo piccolo che sotto stress mentre veniva ammanettato, ha ceduto. Eppure per gli antagonisti Michele Ferrulli, 51 anni, si tratta di un’altra vittima della «repressione di Stato» da commemorare questa sera alle 21 con una fiaccolata sotto casa in via del Turchino, a cui sono stati invitati i famigliari di Carlo, Giuliani, Abba, Davide «Dax» Cesare, Stefano Cucchi e Federico Aldovrandi.
«Michele ascoltava in strada musica con amici: la polizia, intervenuta per schiamazzi, si è ingiustamente e violentemente accanita contro di lui. Michele era attivo nei movimenti di lotta per la casa, in difesa degli occupanti per necessità. Con lui perdiamo un compagno e un amico prezioso e generoso, aperto e disponibile». Scrivono i Centri sociali sui loro siti, mettendo insieme Cucchi e Aldrovandi, morti in prigione o durante un arresto, Dax e Abba, deceduti nel corso di due risse, e Giuliani ucciso durante il G8 di Genova. Ma anche le violenze della polizia in Val Susa.

Tutto inquadrato in un unico disegno «criminoso» da parte dello Stato contro «i più deboli». Alla manifestazione hanno già dato la loro adesione la mamme di Giuliani e Cesare e le sorelle di Abba. Incerta la partecipazione dei famigliari di Cucchi e Aldrovandi.

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