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Ancelotti può finalmente sorridere felice

da Udine
Sette risultati utili consecutivi, con 10 gol nelle ultime tre uscite: un vero peccato fermarsi adesso per il Milan: «La squadra ha ritrovato equilibri, applicazione difensiva e sta crescendo in tutti i suoi elementi - si compiace Carlo Ancelotti -. Credo proprio che nel 2007 vedremo un Milan diverso. A Udine abbiamo interpretato bene la partita, creando le nostre belle occasioni e colpendo quando si è presentata l’occasione di farlo: attenti e concreti, bene così».
Kalac non è più solo sinonimo di papera: «Sapevamo di poter schierare un buon portiere, Zeljko ha esibito un paio di interventi davvero degni». E poi un Pirlo ottimo per ogni occasione, stavolta addirittura da centrale difensivo. «Parliamo di un giocatore di notevole intelligenza, in grado di coprire bene diversi ruoli. Kaladze ha avuto un problema e ho pensato fosse la soluzione migliore». Nonostante due difensori della Primavera in panchina. L’Inter, per non fare nomi, li fa giocare... «Se il riferimento è ad Andreolli parliamo di un ragazzo che ha già accumulato una certa esperienza, mentre i nostri, Darmian e Bruscagin, sono del 1989». L’uscita precoce di Kakà? «Ha preso una botta in occasione del rigore, ho preferito non rischiarlo».
E poi il modulo. Quello a una sola punta sembra dare i maggiori frutti. «Già adoperato, ma non è un dogma assoluto: lo schieramento può dipendere anche dalla singola gara». Ora vi candidate autorevolmente per il quarto posto. «È l’obiettivo per l’anno che verrà. Sarà comunque una lotta dura, perché ci sono numerose formazioni coinvolte e tra queste ci metto tranquillamente anche l’Udinese».
A gennaio arriverà Oddo e per Iaquinta sembra quasi fatta: «Il progetto è chiaro, vedremo che cosa si può realizzare». Pronta la replica di Galeone: «Non mi risultano movimenti in uscita.

Anzi, dovrebbero arrivare Lukovic dall’Ascoli e il ceco Sivok per puntare alla Champions».

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