Fabrizio Aspri
da Roma
Alla fine Carlo Ancelotti è furibondo: «Giochiamo per il secondo posto? Forse aveva ragione Berlusconi... Abbiamo faticato a trovare gli spazi, cè stata poca spinta sulle fasce, in particolare è mancato in parte Serginho, anche perché la Roma chiudeva tutti gli spazi e copriva molto bene. Ho riscontrato problemi a centrocampo, dove spesso perdiamo gli equilibri tra i reparti. Quanto ai singoli, Nesta e Seedorf sono andati bene, ma non è stata buona la prestazione della squadra». E Adriano Galliani non si nasconde: «Probabilmente, con questa sconfitta abbiamo detto addio allo scudetto».
Soddisfatto invece Luciano Spalletti: «Meglio di così non poteva andare. La Fiorentina? Dieci punti da recuperare sono tanti, però perché non provarci?». Non ha quasi fiato per rispondere, Francesco Totti, che le ultime energie le spende per andare sotto la curva a donare la maglia ai tifosi. «Sono davvero felice, questa vittoria mi entusiasma e sta a dimostrare che la Roma cè», afferma il capitano giallorosso. «Ora il nostro obiettivo è il quarto posto, siamo a dieci punti, ma il campionato è ancora lungo e con questo spirito possiamo farcela. E abbiamo anche qualche possibilità di arrivare in Europa. Mancini? Sì, lo abbiamo ritrovato». Sprizzano gli occhi di gioia anche allamministratore delegato giallorosso Rosella Sensi: «Questa è una grande Roma, un grande gruppo, un grande capitano, un grande allenatore e anche un grande presidente. Il gioco poi è stato magnifico. Per noi si chiude bene il girone dandata non solo perché abbiamo battuto il Milan, ma anche perché abbiamo avuto delle conferme. Cassano? Lasciamo perdere, parliamo invece di chi gioca per la maglia che indossa...». Quanto al braccio di ferro per i diritti tv, dice: «Non si può boicottare il campionato se si è votato e approvato una delibera. Le grandi pagano già la mutualità alle piccole».
Fa anche rumore a livello di costume unintervista rilasciata da Totti a Sky nel pomeriggio: «Roma e Milano sono differenti, qui come professionista è dura, perché a Roma la vivono diversamente, cè troppo amore, troppa voglia di dimostrare laffetto. Però questo fa piacere. Essere considerati una persona importante a Roma, per me è bello. Cassano? Quando è in forma è un giocatore forte».
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