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Ancelotti si riprende la vetta, Mancini «vede» l'Europa che conta

All'Old Trafford trionfo del Chelsea per 2-1 sul Manchester United (ma l'arbitro fa infuriare Ferguson). Bendtner regala la vittoria al 94' all'Arsenal e i Gunners sono a -1 dallo United. Il City vince 6-1 a Burnley e scavalca il Tottenham al quarto posto. Solo un pari per il West Ham

IL SORPASSO. Nel big match di sabato ennesimo colpo di scena nella Premiership inglese. La sfida al vertice tra la capolista Manchester United e il Chelsea secondo in classifica è infatti finita 2-1 per i Blues, e la rivoluzione londinese è compiuta. Nel periodo più difficile per il Chelsea, eliminato dalla Champions League per mano dell'Inter e raggiunto in campionato dai Red Devils, Carlo Ancelotti risponde alle critiche architettando una partita perfetta che annichilisce Alex Ferguson e i suoi. Merito di un atteggiamento finalmente concentrato da parte dei Blues e di due ritrovati campioni come Deco e Joe Cole, a lungo assenti. Ed è proprio il piccolo trequartista inglese a gelare l'Old Trafford al 20', quando di tacco batte Van der Sar per l'1-0. Il Manchester, privo di Rooney, si affida al solo Berbatov, che nonostante il gran lavoro non va oltre due conclusioni di testa di poco fuori. Sul banco degli imputati, però, non finisce tanto l'attaccante bulgaro, quanto l'arbitro del match, che nel primo tempo nega un rigore evidente a Park e nel secondo convalida a Drogba la rete del 2-0, realizzata in netto fuorigioco. Buono solo per i rimpianti e le statistiche il 2-1 siglato allo scadere dal gioiellino italiano Macheda per lo United, che ora si trova sotto di due punti a 5 partite dal termine della Premier League.
DURI A MORIRE. Se le prime due continuano a bisticciare tra loro, l'Arsenal non accenna a mollare la presa nonostante il trionfo di infortuni che ha falcidiato la rosa. Con Fabregas acciaccato, Gallas stirato e Van Persie fermo ai box, i Gunners contro il Wolverhampton collezionano ben 22 tiri in porta, ma riescono a strappare i tre punti solo al 94' con un bel colpo di testa di Bendtner. Arsenal terzo a solo un punto dallo United e ancora in corsa sia in Europa che in Premier League.
MANCINI A VALANGA. Sempre emozionante anche la corsa per il quarto posto e l'Europa che conta. L'impresa di giornata è quella del Manchester City di Mancini, che sommerge di gol il modesto Burnley. Dopo 7' i Citizens vincono già 3-0 in trasferta grazie al trio-meraviglia Adebayor-Bellamy-Tevez. Nel tennistico 6-1 che proietta gli Sky Blues al quarto posto con un punto di vantaggio sul Tottenham, c'è anche il sigillo dell'ex interista Vieira. Gli Spurs, invece, travolti per 3-1 a Sunderland, scivolano al quinto posto e ora devono guardarsi dal Liverpool. Da parte loro, i Reds sembrano aver definitivamente scelto di concentrarsi solo sull'Europa League che giovedì li vedrà impegnati con il Benfica ad Anfield Road. A Birmingham Gerrard illude, ma è solo 1-1. Ora il City è a 4 punti e deve pure recuperare una partita. Il quarto posto per Benitez e compagnia sembra un miraggio. In coda, continua a sperare il West Ham di Zola, che nonostante la situazione difficilissima di classifica (quartultimo con un solo punto di vantaggio sull'Hull City, che però deve giocare una partita in più) vede segni di miglioramento. Al Goodison Park di Liverpool, gli Hammers rimontano per due volte sull'Everton e strappano un 2-2 importantissimo, che sarebbe potuto essere anche un 3-2 se l'ex romanista Mido non avesse sbagliato un calcio di rigore.

E a proposito di conoscenze giallorosse, Stefano Okaka è stato fondamentale con il gol che ha dato il via alla rimonta nel 2-1 del Fulham sul Wigan.

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