«ANCH’IO STO CON IL CUORE»

Caro Massimiliano Lussana, la generosità e il cuore degli italiani fa venire in Italia da molti anni 40mila orfani di Cernobyl.
Mi dicono che tutte le altre nazioni europee assieme non arrivino a 8mila. Abbiamo veramente un cuore grande!
Oggi vediamo la lotta tra Davide e Golia: il governo della Bielorussia, perché è a Genova un Ambasciatore che tratta, combatte contro la signora Chiara Bornacin che vuole difendere e proteggere Maria.
Uno vuole applicare le «regole e il contratto», mentre la signora Chiara difende la bimba con tutto il suo cuore.
Se l’Ambasciatore avesse la nostra cultura avrebbe detto «venite a visitare l’Istituto».
Questa si chiama «politica trasparente», invece si è vantato di bloccare per il futuro le «meravigliose vacanze» che noi offriamo a 40mila bambini. Chi sostituirà gli Italiani?
Anche il rappresentante di Genova dell’organizzazione minaccia e dice che denuncerà la signora Chiara presso il tribunale.


Ma quale è il tipo di «education» che i Capi della Bielorussia usano presso questi bambini orfani?
Ricordo che nei processi fatti agli ufficiali tedeschi nel 1946, i Russi continuavano a sottolineare il principio che «gli ordini sbagliati non si devono eseguire» e quindi non perdonavano agli ufficiali le atrocità compiute.
Oggi la signora Chiara attua questo principio.
Io sono solidale con lei che usa il «cuore» e non gli articoli di un contratto.

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