Anche Hollywood si mobilita per la Giornata mondiale contro la malaria

Ashton Kutcher sfida la Cnn su Twitter, vince e regala 10.000 zanzariere indispensabili per la sopravvivenza nei paesi più colpiti come l'Africa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia: ogni 30 secondi un bambino muore di questa malattia.

É Twitter l'ultima frontiera della beneficenza per le star di Hollywood. Il 25 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la lotta alla malaria, malattia che uccide nel mondo un bambino ogni 30 secondi. Per frenare almeno in parte questa strage basterebbe distribuire zanzariere nelle zone più colpite da questo flagello come l'Africa. E così qualche giorno fa il baby fidanzato di Demi Moore, l'attore americano Ashton Kutcher, ha sfidato la rete televisiva Cnn: chi fra i due avrebbe ottenuto un milione di follower su Twitter nel minor tempo possibile avrebbe poi dovuto donare le zanzariere da letto in tempo proprio per la Giornata Mondiale contro la malaria. Kutcher, assiduo frequentatore del social network come la Moore, è riuscito a batter la Cnn, diventando il primo utente Twitter ad aver raccolto un milione di sostenitori. A questo punto dovrà mantenere la sua promessa: donare 10.000 zanzariere per letti all'organizzazione no profit Malaria No More per contribuire a proteggere le famiglie africane dalle conseguenze della malaria.
Diecimila zanzariere sono comunque una goccia nel mare. L'obiettivo della Giornata mondiale contro la malaria è infatti quello di riuscire a distribuire ogni anno nei paesi colpiti da questa malattia 700 milioni di zanzariere; 200 milioni di dosi di farmaci; 1,5 milioni di test per la diagnosi. Solo con un impegno così massiccio si riuscirebbe a cogliere il traguardo di zero morti per malaria nel 2015.
Organizzata dalla partnership Roll back malaria fra governi, associazioni internazionali e istituzioni di ricerca, la Giornata sarà l'occasione per cercare di ottenere entro il 2010 le risorse necessarie a sconfiggere questa malattia che minaccia metà della popolazione mondiale. Una lotta che richiede entro quest'anno almeno 6,2 miliardi di dollari e dal 2011 al 2020 circa 45 miliardi di dollari.
Il paesi più colpito è ancora l'Africa dove la malaria è la principale causa di mortalità infantile anche se all'orizzaonte si profila pure la possibilità di un uso estensivo di una nuova terapia, efficace e rapida. Ma l'organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) avverte: la terapia combinata a base di derivati dell'artemisinina o ACT (artemisinin combination therapy) potrà essere messa a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno solamente se si avvia subito un'azione per finanziare l'aumento di produzione dei farmaci.
Le cifre che riguardano la malaria sono spaventose. Come ricorda l'Organizzazione Mondiale della Sanità,Oms, ogni 30 secondi un bambino muore di questa malattia che colpisce oltre 500 milioni di persone ogni anno e ne uccide circa un milione. L'impatto è particolarmente pesante in Africa subsahariana, ma è preoccupante anche in Asia, America Latina, Medio Oriente e anche in parte dell'Europa.
Una piaga che però può essere combattuta e vinta come spiega il parassitologo dell'Istituto Superiore di Sanità, Iss, Giancarlo Majori. Per prevenire e trattare la malattia oggi sono disponibili strumenti sempre più validi e ogni giorno ne vengono sviluppati, migliorati e testati di nuovi.
«Disponiamo - spiega Majori - di farmaci anti-malaria sempre più efficaci: come quelli che combinano due principi attivi, un derivato dell'artemisina e un antimalarico tradizionale. È in fase di registrazione presso l'Emea, per esempio, un farmaco a base di diidroartemisinina e piperachina». Ma, precisa Majori, i prezzi di queste terapie sono troppo alti per le popolazioni africane e per farli abbassare il Fondo Globale contro Aids, Tubercolosi e Malaria sta cofinanziando le case farmaceutiche.
Attualmente poi sono allo studio circa ottanta candidati vaccini per la malaria, ma solo uno è in fase di applicazione. Si chiama RTS-S e di recente è partita la sperimentazione in Africa su 16.000 bambini. Se avrà successo, questo vaccino potrebbe essere disponibile nel 2012.
I leader mondiali hanno messo a punto anche un Piano di azione globale per la lotta alla malaria che prevede di raggiungere una copertura universale per prevenzione e trattamento delle popolazioni a rischio entro il 2010.

Un piano che punta a ridurre i casi di malaria del 75 per cento entro il 2015; ridurre i decessi del 50 per cento entro il 2010 rispetto ai livelli del 2000 e arrivare a zero morti prevenibili entro il 2015; eliminare la malaria in 8-10 Paesi entro il 2015 e poi negli altri Paesi.

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