Anche i dieci centri sociali milanesi potrebbero finire sotto lo sguardo delle nuove telecamere intelligenti installate dal Comune. Oltre alle 68 telecamere dotate del nuovo software, altre 24 verranno distribuite nelle zone a rischio sicurezza entro la fine dellanno. «Non escludo che nei prossimi mesi - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - chiederò di mettere queste telecamere anche di fronte ai centri sociali per motivi di decoro urbano. Se in questi luoghi tutto funziona, come dicono, come se fossero dei centri oratoriani, sono sicuro che non potranno lamentarsi». Se invece, secondo lipotesi del vicesindaco, ci saranno delle lamentele, «significa che qualcosa non va». De Corato ha tenuto inoltre a sottolineare che il software attivo da ieri permetterà anche di contrastare eventuali episodi di terrorismo, grazie alla capacità di individuare pacchi sospetti abbandonati e piccoli assembramenti di persone nelle zone a rischio.
Tre anni fa le telecamere sono state sperimentate nella stazione di Cadorna ed ora saranno estese ai punti caldi della città. «Una nuova importante dotazione per la città - spiega il vicesindaco - per cui sono stati investiti 490mila euro, che condivideremo con Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza, come abbiamo fatto per le oltre 1300 telecamere, offrendo una sicurezza in più in vista di un appuntamento di richiamo mondiale come Expo e contro il terrorismo in franchising». Le nuove telecamere intelligenti permetteranno un salto di qualità, ovvero trasformare luso della videosorveglianza da repressivo a preventivo. Si tratta infatti di strumenti in grado di allertare gli operatori addetti al controllo delle immagini per diverse criticità e casi di pericolo: pacchi o borse abbandonati, graffitari in azione, risse, assembramenti, spaccio o abusivismo commerciale (soggetti che indugiano in una certa area).
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