L'articolo della domenica

Anche i geni sono sconfitti dalle lobby

Molti grandi uomini che hanno dato un im­me­nso contributo all’umanità sono stati avviliti, calpestati dai loro contemporanei

Anche i geni sono sconfitti dalle lobby

Molti grandi uomini che hanno dato un im­me­nso contributo all’umanità sono stati avviliti, calpestati dai loro contemporanei. Dan­te è stato condannato a morte dai suoi concitta­dini e non è più potuto tornare a Firenze, Cristo­foro Colombo, che ha regalato alla Spagna un nuovo mondo, è stato trascinato indietro in cate­ne. Mozart sepolto in fossa comune, Garibaldi ri­tirato a Caprera.

Per capirne il perché teniamo presente che molti di loro sono stati perseguitati soprattutto da vecchi quando i loro protettori erano scom­parsi o indeboliti. Colombo si ritira quando si ammala la regina Isabella, Machiavelli muore di crepacuore quando vanno al potere i Medici, Galileo quando arrivano i nuovi capi della Con­troriforma, Socrate viene condannato con l’av­vento della democrazia.

Ma accanto a coloro che sono ingiustamente trattati, ve ne sono altri che vengono esaltati e idolatrati. Confrontiamo il caso di Vittorio Ema­nuele II e di Garibaldi. A Vittorio Emanuele sono stati eretti monumenti in tutte le piazze, Garibal­di muore abbandonato. Perché il re appartene­va a una dinastia che, nel corso dei secoli, aveva accumulato ricchezza e potere. Egli è l’espres­sione di questa potenza. Garibaldi invece era un individuo isolato. Viene ammirato finché vince. Ma, quando la guerra è finita, non ha accumula­to nulla per sé. Napoleone sapeva benissimo che se l’imperatore d’Austria avesse perso dieci guerre sarebbe rimasto al suo posto mentre lui, se ne avesse persa anche una sola, sarebbe stato cacciato.

È questa la grande differenza. Gli onori e i rico­noscimenti ve­ngono spesso assicurati solo a co­loro che sono espressione di una potenza o pro­tetti da essa.

Un tempo era un sovrano, un Papa o un principe,oggi uno Stato,un partito,un grup­po culturale o una potenza economica. Molti premi letterari e cinematografici e lo stesso Pre­mio Nobel sono influenzati da questi fattori.

Naturalmente anche l’individuo isolato può raggiungere il successo, affermarsi con la sua ge­nialità, con il suo coraggio, ma sarà sempre mi­nacciato e presto o tardi cadrà sotto i colpi di qualcuno espresso da una organizzazione capa­ce di lavorare sui tempi lunghi. I geni solitari ven­gono regolarmente depredati delle loro creazio­ni e dei loro meriti. Solo il tempo potrà rendere loro giustizia.Quando cioè le forze politiche del­l’epoca hanno perso importanza o sono scom­parse.

Allora tutti possono vedere finalmente il loro contributo e riconoscere la loro grandezza.

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