RomaDopo la tregua, tornano gli sbarchi di clandestini a Lampedusa. Nella sola giornata di giovedì sono stati oltre ottocento i migranti giunti nellisola, mentre ieri un barcone con 248 persone, tra cui 14 donne e due bambini, è stato soccorso a Sud di Lampedusa da una motovedetta della Guardia costiera ed è approdato nellisola. Gli oltre mille immigrati giunti nelle ultime ore, per lo più di nazionalità libica, sono stati caricati sulla nave Excelsior della compagnia Grandi Navi Veloci per essere trasferiti nel centro di accoglienza di Manduria, in Puglia, via Taranto. Un minisbarco è avvenuto anche nellaltra isola delle Pelagie, Pantelleria, dove una imbarcazione di sette metri con a bordo otto tunisini e un iracheno è giunta nel porto di Scauri.
Il rinnovato flusso di migranti sulle coste italiane, che interrompe il periodo di calma relativa seguito al memorandum dintesa tra Italia e Tunisia siglato lo scorso 5 aprile, rischia di trasformare entro pochi giorni quella in corso nella più grave crisi migratoria degli ultimi anni in Europa. È lallarme lanciato ieri da Gil Arias Fernandez, presidente di Frontex, lagenzia dellUnione europea con sede a Varsavia per il controllo delle frontiere esterne dellEuropa. Dal 2005, anno in cui è stata fondata, la crisi peggiore che lagenzia ha dovuto affrontare è stato lafflusso di 44mila immigrati giunti nel 2010 in Grecia da Afghanistan, Iraq e Nord-Africa. Un record che potrebbe purtroppo essere battuto nel giro di qualche settimana, dal momento che dal 1° gennaio al 4 maggio 2011 a Lampedusa, Pantelleria e Linosa sono sbarcati già in 33mila, tutti salpati in Tunisia, anche se oltre a tunisini sulle «carrette» del mare ci sono libici ed egiziani. Unemergenza che lItalia ha spesso avuto limpressione di affrontare senza il necessario supporto di Bruxelles. Che ieri ha però battuto un colpo: «Limmigrazione clandestina è un problema europeo - ha ammesso il presidente della commissione europea il portoghese José Manuel Barroso -. Daremo assistenza finanziaria agli Stati membri più esposti allemergenza». In particolare Barroso annuncia «strumenti economici alla Sicilia e a Lampedusa danneggiati nel settore della pesca». Litaliano Antonio Tajani, commissario europeo con delega allIndustria e al Turismo, minaccia così i Paesi del Nord Africa: «La Commissione europea ha fatto investimenti importanti in Nord Africa per i rifugiati ma questi si basano sul principio di condizionalità. Ciò significa che cè sempre il rischio che lEuropa non dia più aiuti ai Paesi del Nord Africa qualora gli stati del Maghreb coinvolti non partecipino attivamente ad un azione per il contenimento dellimmigrazione e non cooperino con lUnione europea in unazione che punti allo sviluppo e alla crescita delloccupazione evitando che ci siano fughe di immigrazione clandestina nel sud Europa».
Parole che tranquillizzano fino a un certo punto i più danneggiati dallemergenza, gli albergatori e i commercianti di Lampedusa, secondo i quali «non ci sono più le condizioni per poter lavorare».
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