Nessun imbarazzo. Stasera riparte anche lInfedele di Gad Lerner (al mercoledì alle 21,30 su La7 per 31 settimane) e nella prima puntata si parla di Telecom. Anche per lui, come per Giuliano Ferrara è un argomento spinoso visto che lazienda telefonica è proprietaria de La7 su cui vanno in onda LInfedele e Otto e mezzo. «Io faccio il giornalista da trentanni - replica Lerner - questa trasmissione è arrivata al quinto anno di vita e ci siamo spesso occupati dei poteri economici, per cui sono molto tranquillo». E cosa avrà di diverso la sua puntata rispetto a quelle di Vespa e Ferrara? «Il nostro punto di forza è che andiamo in onda da Milano, siamo lontani dalla compagnia di giro romana e dunque costretti a inventarci argomenti e soprattutto ospiti diversi». Chi ci sarà stasera in studio? Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, l'ex ad di Autostrade Vito Gamberale, Massimo Mucchetti di Repubblica, Nicola Porro del Giornale, il direttore del Sole 24Ore Ferruccio De Bortoli, Nicoletta Rocchi della Cgil e Gianpiero Cantoni di Forza Italia. Che cosa pensa Lerner della situazione di Telecom? «Che resta una grande società solida e che in Italia cè una grande zona oscura».
Nella sua trasmissione non ci sarà Renato Farina, consulente lo scorso anno, dopo che è stato scoperto che lavorava per i servizi segreti. Tanto che Lerner ci scherza su e nello spot di presentazione dice: «Da questanno nessuno ci spia, è solo farina del mio sacco».
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