Francesco Bardaro Grella
Prove generali di una giornata di agosto. Strade deserte, saracinesche dei negozi abbassate, uffici chiusi. Ieri il centro di Roma era popolato solo dagli immancabili turisti, che, arrancando in fila indiana, o con i piedi a mollo in qualche fontana usata nelloccasione per il pediluvio, emanavano nellaria essenze di creme solari protettive che tanto ricordano le spiagge.
Le temperature torride di questi giorni si sono trasformate anche ieri in emergenza caldo, emergenza siccità, emergenza soggetti a rischio. E quando si parla di emergenza si deve subito intervenire per fronteggiarla. Proliferano quindi presentazioni di programmi e pianificazioni strategiche per far fronte allemergenza con cui da qualche anno si vuole chiamare lestate. Lultimo ieri pomeriggio in Regione alle 15.30. Orario forse un po infelice per parlare di caldo, ma grazie al quale gli invitati in conferenza stampa ne hanno potuto far esperienza. Però per il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo non si parla di emergenza, ma di mutamento degli eventi: «Il caldo di questi giorni - ha detto lex conduttore di Mi manda Raitre - non deve essere visto come unemergenza che una tantum bisogna affrontare, ma come un evento dei tempi e dei cambiamenti climatici contro il quale da oggi dobbiamo sempre farci trovare pronti». E per essere pronti agli eventi che cambiano, Marrazzo ha predisposto «un meccanismo che consentirà agli amministratori di non farsi cogliere di sorpresa dallemergenza caldo e predisporre, con alcune ore di anticipo, gli interventi più urgenti». Per far questo si annuncia il coinvolgimento dei medici di base nel monitoraggio degli over 75; lallerta della protezione civile; il progetto di estensione del sistema di allarme delle ondate di calore (una predizione sui giorni più caldi) ai comuni dellarea metropolitana; lindividuazione dei fondi per lacquisto di 5 mila nuovi apparecchi per il telesoccorso per gli anziani. Insomma lideazione di un sistema, dai contorni un po fumosi, con polemiche per qualcuno e ovazioni per qualcun altro: «Alla Regione Lazio - ha detto Marrazzo - non abbiamo ereditato un modello. Così abbiamo dovuto cominciarlo a costruire con lesistente, che vuol dire soprattutto leccellenza del Comune e delle Asl romane».
Dallassessore allAmbiente di via Cristoforo Colombo, Angelo Bonelli, invece partono utilissimi consigli sul risparmio idrico: «A Roma si consumano 300 metri cubi di acqua al giorno pro capite, contro medie molto più basse di altre capitali europee.
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