da Roma
Basta con la carta. Le pagelle degli studenti potranno essere consultate on-line ed entro due anni il tradizionale simbolo della scuola italiana scomparirà. Lannuncio del neoministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, è di quelli che lasciano il segno. La platea interessata è enorme, circa 7 milioni di famiglie, e la novità rappresenta davvero una rivoluzione. Nonostante negli anni la veste della pagella tradizionale sia più volte cambiata ed i voti siano diventati giudizi sempre più articolati e complessi, la sparizione del «pezzo di carta» fa il suo effetto. LItalia dunque si propone di seguire la stessa strada intrapresa dalla Gran Bretagna dove il sistema della consultazione on-line dei voti diventerà operativo in tutto il Paese dal 2010.
Ma le nostre scuole saranno pronte? Tra il dire e il fare si metterà di mezzo la capacità di adeguamento degli istituti. Anche se il pezzo di carta esiste ancora, garantendo pure da eventuali contraffazioni, molte scuole offrono già ai genitori la possibilità di consultare sul sito della scuola i voti dei figli. In molte invece linformatizzazione del sistema è ancora lontana. Non tutti gli istituti ad esempio hanno un loro sito web.
Per il presidente dellAnp, lAssociazione nazionale dirigenti scolastici, Giorgio Rembado, liniziativa annunciata da Brunetta è giusta purché «tutte le famiglie siano messe in condizione di usufruirne». Rembado fa notare che «la nostra scuola è interclassista con differenti situazioni economiche al proprio interno». Da evitare poi, conclude Rembado, «i casi di violazione della privacy come è successo per i redditi».
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