Anche la scuola si ferma: "In piazza il 30 ottobre"

La decisione dei confederali (Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal) dopo un vertice notturno. Comunicato ufficialmente lo stop del mondo dell'istruzione contro la riforma del ministro Gelmini

Anche la scuola si ferma: 
"In piazza il 30 ottobre"

Roma - Lo sciopero generale della scuola si farà. Il 30 ottobre. La decisione è giunta durante l’incontro, terminato nella notte, tra i segretari generali dei sindacati della scuola firmatari dei contratti - Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda - che assieme rappresentano il 90 per cento degli iscritti al comparto scuola: pari a oltre mezzo milione di lavoratori. Mentre la data della mobilitazione bè emersa dopo il tentativo di conciliazione al ministero. Il tentativo di conciliazione è un passaggio inevitabile nelle procedure previste dalla legge per la proclamazione dello sciopero.

La data L’incontro, tra parte pubblica e sindacati, è finito da poco: all’uscita i sindacati hanno reso nota la data che hanno stabilito nell’incontro di ieri sera. Sarà 30 ottobre dunque: farlo prima sarebbe pressoché impossibile per i tempi tecnici e anche perché a metà mese, il 17 ottobre, è già previsto sciopero dei Cobas. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda hanno infatti fatto sapere di aver "registrato, in sede di tentativo di conciliazione, una risposta negativa rispetto alle loro rivendicazioni" e per questo hanno quindi deciso di "promuovere una forte mobilitazione di tutto il personale della scuola che comprende lo sciopero generale nazionale per l’intera giornata di giovedì 30 ottobre".

Le ragioni Sono diverse le motivazioni che hanno portato le organizzazioni sindacali allo sciopero: prima di tutto c’è il dl 137, in via di approvazione definitiva alla Camera e dalla prossima settimana all’esame del Senato, che ripristina il cosiddetto maestro unico riportando l’orario di base della scuola primaria a 24 ore. I sindacati chiedono poi un confronto aperto con il governo per decidere quali misure adottare per ridurre gli sprechi: sinora, invece, lamentano i rappresentanti dei lavoratori, le decisioni (contenute soprattuto nell’articolo 64 della finanziaria approvata ad inizio agosto) sono state prese dall’esecutivo unilateralmente attraverso decreti legge e il ricorso alla fiducia in aula.

Rinnovo del contratto La mobilitazione servirà anche a rivendicare il rinnovo del contratto scuola scaduto da

nove mesi: sempre secondo i sindacati le buste paga del personale scolastico negli ultimi anni si sono infatti attestate ben al di sotto del tasso d’inflazione scivolando nelle ultime posizioni stipendiali dell’Ue.

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