«Anche a Wall Street è possibile trovare Dio»

«Il lavoro va visto come una realtà buona, positiva. Se diventa il luogo di incontro con Dio, proprio per questo deve essere svolto nel miglior modo possibile con professionalità». In un’intervista pubblicata sul Sole 24 Ore, alla vigilia della festa del 1º maggio dedicata al lavoro, monsignor Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, sottolinea che «il lavoro può far incontrare il divino» e che «il cristiano non è tenuto ad avere un’idea per forza negativa del profitto». Secondo Echevarría, anche chi lavora in finanza può trovare una via alla santità: «A volte si trova ancora il vecchio pregiudizio di ritenere la finanza, il giusto profitto e l’insieme di attività che hanno a che fare con il mercato dei capitali come qualcosa di necessariamente negativo e pericoloso per un cristiano». «Ma questa realtà - prosegue - se orientata al servizio degli altri può diventare occasione per dare gloria al Signore. Insomma Dio si può trovare anche a Wall Street». Non manca, nell’intervista, un accenno ad un tasto dolente, Il codice da Vinci, il libro di Dan Brown ora soggetto di un film in uscita il 19 maggio che non risparmia attacchi all’Opus Dei. «Il libro - spiega Echevarría - non l’ho letto.

Membri dell’Opera hanno ripetutamente offerto ai realizzatori del film informazioni, ma mi pare che non vi sia stata alcuna reazione in questo senso. Quello che mi duole è il danno prodotto nei confronti della fede cattolica, della Chiesa e solo in secondo luogo dell’Opus Dei».

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