Anche Zaleski nel «tempio» E Zunino scende dal 3 all’1%

Visita di Romain Zaleski in Mediobanca nello stesso giorno in cui i grandi soci hanno approvato il percorso che potrebbe riportare l’istituto ad abbracciare il modello di governance tradizionale al posto dell’attuale assetto duale. Il finanziere franco-polacco, a cui fa capo il 2,2% della banca d’affari tramite la Carlo Tassara ma che non siede nel patto di sindacato che la controlla, ha varcato il portone di Piazzetta Cuccia intorno alle ore 17, poco prima che il presidente del consiglio di sorveglianza Cesare Geronzi si allontanasse per rientrare a Roma. Dopo circa un’ora di colloqui Zaleski, da sempre vicino al presidente di Intesa Giovanni Bazoli, ha lasciato l’istituto senza commenti.

Da registrare, inoltre, l’ulteriore passo indietro dell’immobiliarista Luigi Zunino che il 25 luglio ha esercitato, attraverso Tradim, un’opzione put vendendo il 2% di Mediobanca a 12 euro per azione (196 milioni il controvalore). Zunino ha così ridotto la propria partecipazione dal 3,2% al 1,2% circa.

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