Roma

«Ancora chiusi gli alloggi per l’Arma»

Ancora off-limits gli alloggi per i carabinieri a San Cesareo. Gli appartamenti costruiti dalla Regione Lazio sono pronti da due anni ma ancora non sono stati consegnati. In compenso arriveranno le prime bollette per le utenze di acqua e luce che cominceranno già a pesare sul magro bilancio dell’Arma.
A maggio la prima interrogazione parlamentare del senatore di An, Domenico Gramazio, al ministro degli Interni, Giuliano Amato: «Considerato che - scrive il parlamentare - l’impresa ha consegnato gli alloggi a regola d’arte e con regolare collaudo, che questi stanno degradando in quanto non utilizzati (...), che la Regione ha perfezionato tutte le pratiche per predisporre la firma del contratto (...) chiedo se risponda al vero che questo fermo “tecnico” sia causato da un puntiglio tra i due enti, dovuto a un debito di 100.000 euro che la Prefettura deve alla Regione non vuole rilasciare la documentazione per stipula del contratto. Chiedo, infine, al ministro quali iniziative intenda prendere per sbloccare questa situazione che si trascina in maniera “informale” da oltre due anni».
Trascorsa l’estate, però, ancora nessuna buona nuova per i carabinieri in servizio presso la piccola stazione alla periferia orientale della città. Anzi. «Dopo che la ditta che ha terminato i lavori ha consegnato le chiavi del cantiere alla Regione - afferma Nando Vendetti, An, responsabile per la sicurezza in VIII municipio -, si è provveduto all’allaccio delle utenze. Sono quindi in arrivo le prime bollette. È assurdo che non solo non si abbia un servizio, ma che coi soldi dei contribuenti si debba pagare il disservizio». A San Cesareo la caserma chiude al pubblico dalle 22 alle 8 del mattino e la presenza dei carabinieri reperibili in sede rappresenterebbe un’ulteriore garanzia per i cittadini.

Eppure il contenzioso tra Pisana e Ministero (per conto della Prefettura) appare lontano da una soluzione.

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