Ancora disagi per gli utenti della linea B del metrò

A causa di un tentativo di suicidio a Tiburtina la circolazione è rimasta interrotta più di due ore. Istituito nel frattempo un servizio sostitutivo con le navette

Marzio Fianese

Non c’è pace - né regolarità del servizio - per le linee metropolitane di Roma. Ogni 24 ore bisogna aggiornare il lungo elenco di guasti e incidenti che somiglia sempre di più a un bollettino di guerra. Dopo l’incendio del 1° novembre alla stazione di Ponte Lungo sulla linea A, ieri è stata la volta della linea B a registrare nuovi disagi per gli utenti. Si è cominciato ieri mattina, proprio all’ora di punta, con i rallentamenti su tutta la linea. Come al solito gli utenti non hanno saputo nulla dei motivi del disservizio e solo qualche ora dopo la società Met.Ro. ha diramato alle agenzie di stampa un comunicato per spiegare che «il servizio sulla linea B della metropolitana è rallentato a causa di un furto, avvenuto nottetempo, delle connessioni in rame posizionate sui binari compresi tra le fermate di Basilica San Paolo e Garbatella». La Met.Ro. Spa ha reso noto che «la circolazione dei treni, anche se rallentata, avviene in totale sicurezza, grazie all’attento contributo della Direzione centrale traffico».
Ma i guai non erano ancora finiti. Dopo un po’ l’intera linea si è di nuovo bloccata per un tentativo di suicidio avvenuto alla fermata Tiburtina. Intorno alle ore 10,35 circa, dalla banchina della stazione, direzione Laurentina, un giovane si è gettato sui binari in corrispondenza dell’arrivo del convoglio. Sono subito intervenute le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per prestare soccorso al ragazzo, un ventiduenne di nazionalità francese, che è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I.
Il treno è stato posto sotto sequestro per ordine degli inquirenti e la circolazione è rimasta, ovviamente, bloccata. Disagi a parte, anche in questo caso la società Met.Ro. ha fatto sapere che «la circolazione dei treni viene sostituita da navette tra le fermate di Monti Tiburtini e Castro Pretorio, mentre è attivo il servizio della metropolitana tra Rebibbia - Monti Tiburtini e Laurentina Castro Pretorio». L’interruzione sulla linea B è durata fino alle 12,40, quando è ripreso regolarmente il servizio.
Intanto - furti e tentati suicidi a parte, che non possono essere imputati all’azienda di trasporto - a suscitare preoccupazioni e critiche è ancora e soprattutto la manutenzione. «Siamo contrari alle strumentalizzazioni - ha detto Roberto Rastelli (Udc), presidente della commissione speciale Controllo, garanzia e trasparenza del Comune - ma l’incendio alla stazione di Ponte Lungo è ancora una prova di una disattenta manutenzione. Questi episodi non fanno altro che incutere paura ai cittadini che finiranno col non utilizzare più la metropolitana». Rastelli ha anche annunciato che nei prossimi giorni, «dopo aver ascoltato i vertici di Met.Ro., sentiremo anche i lavoratori attraverso le audizioni dei sindacati macchinisti».
E ad alzare la voce sono anche le associazioni degli utenti: il Codacons ha chiesto di partecipare alle diverse commissioni di inchiesta avviate a seguito dello scontro tra due vetture della metropolitana a piazza Vittorio avvenuto il 17 ottobre scorso. L’associazione - che ha già ricevuto l’assenso di Rastelli - seguirà la vicenda tramite l’avvocato penalista Claudio Coratella in qualità di difensore del Codacons e di numerose persone coinvolte nell’incidente. Il legale ha chiesto al ministro dei Trasporti, al sindaco e al presidente della Regione di poter partecipare alle Commissioni di inchiesta istituite per accertare le cause del disastro. «È un grande impegno - ha detto l’avvocato Coratella - assistere coloro che hanno vissuto l’incubo dell’incidente.

Molti sono stati feriti, tutti sono rimasti profondamente sconvolti e spaventati. È necessario difendere i diritti delle persone coinvolte nell’incidente - ha precisato il penalista - ma anche rappresentarli di fronte alle istituzioni».

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