Ancora fughe a Manduria, spuntano le ronde

Ben pochi delle centinaia di immigrati fuggiti l’altroieri sono stati riportati all’interno del campo dalla polizia. E così a Manduria, la cittadina nel Tarantino dove è stata allestita la tendopoli destinata ad ospitare parte delle migliaia di immigrati che in questi giorni sbarcano sull’isola di Lampedusa, la popolazione locale ha organizzato, nonostante la presenza massiccia delle forze dell’ordine, delle ronde. Cittadini della zona, ma anche provenienti dal vicinissimo Comune brindisino di Oria, entrano in azione nelle campagne non appena notano immigrati che sono riusciti a scavalcare la modesta recinzione della tendopoli, bloccandoli e riconsegnandoli alle forze di polizia del campo. Un fenomeno che, sebbene sinora non abbia provocato danni a nessuno, rappresenta il chiaro sintomo di una situazione critica. E per scongiurare l’aggravarsi della situazione i presidenti delle Province di Brindisi e Taranto, nei cui territori si estende la tendopoli, hanno scritto al ministro dell’Interno Maroni chiedendo di «bloccare con urgenza ulteriori arrivi».
Ma la tendopoli è in realtà destinata - ha chiarito ieri il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano - ad accogliere ancora altri 800 immigrati in arrivo da Lampedusa. La capienza complessiva, secondo quanto reso noto dall’esponente di governo, arriverà così a un massimo di 1.500 ospiti.


Intanto il sito ha ricevuto ieri anche la visita del governatore pugliese Nichi Vendola, che ha pubblicamente chiesto a Maroni «perché non si attiva quel permesso di soggiorno di protezione temporanea (previsto dall’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione, ndr), strumento utile per affrontare situazioni di crisi e già utilizzato per altre emergenze umanitarie».

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