Hautacam - Aspettavate il bis di Riccò? Golosi. E illusi. Ma il ciclismo dal volto umano e senza siringoni pretende che chi infila un'impresa come quella del Cobra a Bagneres de Bigorre fatalmente non può scattare anche il giorno dopo. A Hautacam arriva a braccia alzate un altro italiano in maglia Saunier Duval. Piccolo, con pochi capelli, scalatore, generosissimo. Leonardo Piepoli (come da pronostico di ieri di Riccò, tra l'altro) trionfa nel secondo arrivo dei Pirenei. Il "Trullo" vola anche sulle vette gialle del Tour, dopo aver conquistato tappe di montagna al Giro e alla Vuelta. Trentasei anni e non sentirli, Piepoli scatta a 10 chilometri dall'arrivo. Insieme a Fraenk Schleck e al compagno di squadra Cobo. Il "Trullo" si volta ripetutamente a cercare con gli occhi il "suo" Riccò al momento dello scatto. Ma il Cobra se ne sta rintanato nel gruppetto dei migliori. Non è giornata da bis in quota. Piepoli, invece, finalmente libero, dà sfogo a tutta la sua classe. Trascina il compagno di squadra Cobo su per le rampe dell'Hautacam e stacca Fraenk Schleck a due chilometri dal traguardo. Piepoli esulta all'arrivo: "Sono al settimo cielo, troppo soddisfatto. Adesso posso anche smettere in pace".
Maglia gialla Il gruppo dei migliori arriva a 2'17". Evans e Menchov non hanno le gambe per seguire il terzetto di testa. Provano a staccarsi a vicenda. E' la lotta per la maglia gialla che conta. Kirchen si inabissa all'inizio della salita. Come Andy Schleck, il più giovane dei fratelli, che alla fine beccherà 9 minuti. Come Cunego e Valverde, staccati già sul Tourmalet: che pagano 5'50" e dicono addio ai sogni in giallo. Il lussemburghese sale tutto solo e paga 4'18". Pure per lui Parigi resta un sogno. Evans e Menchov, dicevamo. Si attaccano per qualche chilometro, ma non riescono a staccarsi l'un l'altro. Su entrambi resta l'ombra di Riccò (che li brucerà in volata conquistando maglia bianca dei giovani e a pois degli scalatori) e quella dell'americano Vande Velde, che scala posizioni su posizioni in classifica. Alla fine chi rischia davvero di strappare il primato a Evans è Fraenk Schleck in fuga. Il lussemburghese guadagna a ogni chilometro all'arrivo vede sfumare il sogno per un misero secondo. Il primato va all'australiano.
All'arrivo: 1. Leonardo Piepoli (Saunier Duval) 4h 19' 7", 2. Juan Jose Cobo (Saunier Duval) st, 3. Frank Schleck (Team CSC) +28", 4. Bernhard Kohl (Gerolsteiner) +1'06", 5. Vladimir Efimkine (AG2R) +2'05", 6. Riccardo Riccò (Saunier Duval) +2'17", 7. Carlos Sastre (Team CSC), 8. Cadel Evans (Lotto), 9. Denis Menchov (Rabobank), 10. Christian Vande Velde (Garmin - Chipotle), 11. Moises Duenas (Barloworld ) +2'27", 12. Stephane Goubert (AG2R) +2'49", 13. Vincenzo Nibali (Liquigas) +3'40", 14. Mikel Astarloza (Euskaltel) +3'58", 15. Kim Kirchen (Columbia) +4'19", 16. Samuel Sanchez (Euskaltel ) +5'22", 17. Tadej Valjavec (AG2R) +5'27", 18. Damiano Cunego (Lampre) +5'51", 19. Alejandro Valverde (Caisse d’Epargne) +5'52", 20. Laurens ten Dam (Rabobank) +5'54".
Classifica: 1. Cadel Evans (Silence-Lotto) 42h 29' 09", 2. Frank Schleck (Team CSC) +1", 3. Christian Vande Velde (Garmin-Chipotle) +38", 4. Bernhard Kohl (Gerolsteiner) +46", 5. Denis Menchov (Rabobank) +57", 6. Carlos Sastre (Team CSC) +1'28", 7. Kim Kirchen (Columbia) +1'56", 8. Juan Jose Cobo (Saunier Duval) +2'10", 9. Riccardo Riccò (Saunier Duval ) +2'29", 10. Vladimir Efimkine (AG2R) +2'32", 11. Mikel Astarloza (Euskaltel) +3'51", 12. Vincenzo Nibali (Liquigas) +4'18", 13. Luis Leon Sanchez (Caisse d’Epargne) +4'26", 14. Alejandro Valverde (Caisse d’Epargne) +4'41", 15.
Tadej Valjavec (AG2R) +5'23", 16. Damiano Cunego (Lampre) +5'37", 17. Oscar Pereiro (Caisse d’Epargne) +6'01", 18. Stefan Schumacher (Gerolsteiner) +6'11", 19. Moises Duenas (Barloworld) +6'43", 20. Maxime Monfort (Cofidis) +6:47".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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