Le temperature sempre alte nel centro sud e il vento teso continuano ad alimentare lemergenza incendi. La Calabria è come sempre una delle regioni più martoriate. A Corigliano, provincia di Cosenza, ieri mattina alle 11 si è sfiorata la tragedia quando unautobotte della Forestale è stata investita dalle fiamme ed è esplosa. I tre uomini a bordo sono fortunatamente riusciti ad allontanarsi in tempo. A poca distanza, nelle campagne di Bisignano, un vasto incendio è arrivato a minacciare le case.
In Puglia è sempre il Gargano il bersaglio dei piromani. A Celle San Vito, provincia di Foggia, 150 abitanti, nella giornata di giovedì gli anziani del paese hanno spento un incendio organizzandosi con una catena umana. «Certo, labbiamo spento noi il fuoco. Ceravamo anche noi insieme con i pompieri e i carabinieri, che cè di strano? Lo facciamo spesso. Se non lo facessimo, qui di piante e boschi non ce ne sarebbero quasi più», dice uno di loro. Ieri mattina invece due campeggi che ospitavano circa 400 persone sono stati evacuati a Vieste, ma i turisti sono rientrati dopo che i vigili del fuoco sono riusciti a controllare gli incendi scoppiati nella zona.
Le Marche e lAbruzzo sono nella morsa delle fiamme da due giorni. Giovedì notte ad Ascoli Piceno 500 persone hanno dovuto lasciare le loro case e 6 persone sono state ricoverate per ustioni e intossicazioni a causa dellincendio scoppiato alle porte della città, sulla collina di Monterocco, e domato solo nella serata di ieri. Anche a Furci, provincia di Chieti, i vigili del fuoco hanno dovuto lottare per 15 ore prima di riuscire a circoscrivere le fiamme. Incendi anche a Abbateggio e San Valentino, in provincia di Pescara.
In Sicilia nella notte di giovedì un incendio a Cinisi, provincia di Palermo, ha costretto i carabinieri ad evacuare un centinaio di persone e ha bloccato la linea ferroviaria tra Palermo e Trapani. Molti roghi anche in Basilicata. A Colobraro, in provincia di Matera, è stato necessario sgombrare un agriturismo minacciato dal fuoco. In Sardegna, ad Olbia, il fumo di tre incendi ha provocato per alcune ore la chiusura dellaeroporto.
Il dramma degli incendi coinvolge anche gli altri paesi del Mediterraneo. In Croazia è stato proclamato il lutto nazionale dopo la morte di sei vigili del fuoco in due diversi incendi, il più grave scoppiato nel parco nazionale delle isole Incoronate, in Dalmazia. Tre di loro erano giovanissimi volontari tra i 17 e i 19 anni. Altri undici pompieri sono rimasti feriti e sette sono in condizioni molto gravi.
In Algeria gli incendi hanno provocato otto morti in Cabilia e nella zona orientale del paese, tra cui una donna e due bambini.
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