«Un polverone inutile ed estremamente dannoso». È tranchant il giudizio di Luciano Gattinoni, presidente della Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva, su chi ha sollevato dubbi sul concetto di morte cerebrale: «È da mettere sullo stesso piano di chi obietta sull'Olocausto».
«Da quarant'anni a questa parte - dice il professore - non ci sono ricerche scientifiche che contraddicano il principio secondo cui la morte del cervello coincide con quella dell'individuo. Un soggetto le cui cellule cerebrali sono tutte morte è come se fosse decapitato: possiamo mantenere in vita per alcune ore alcuni organi, ma senza ventilazione artificiale potrebbe sopravvivere qualche minuto». Per questo lallarmismo creato nei giorni scorsi per Gattinoni è inutile e dannoso: «Ci sono regole molto ferree a garanzia del paziente.
Anestesisti infuriati per un allarmismo «inutile e dannoso»
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