Un anfiteatro da 570mila euro, una ricostruzione durata poco più di un anno e finalmente una struttura di svago e incontro restituita al quartiere. Peccato che a svettare lungo il prato della Martesana, a ridosso di via Padova, siano ancora i battenti chiusi delledificio. Un catenaccio serra laccesso alla struttura rimandando al mittente iniziative e spettacoli teatrali: ancora in standby la decisione del Comune per la futura destinazione duso dei locali.
A impedire lentrata in funzione del nuovo anfiteatro, nonostante la riqualificazione conclusa a fine 2008, è la mancanza di un collegamento al colletto fognario che si attende già dalla scorsa primavera. Un intoppo non da poco che ha riconsegnato al degrado la struttura. Lungo le scalinate di accesso alle gradinate sfilano cocci di bottiglia e spazzatura. I soliti writer hanno ridisegnato le facciate del teatro e vagabondi sonnecchiano lungo gli spiazzi. Il tour lungo ciò che ancora rimane del nuovo anfiteatro comincia dai comignoli di sfogo dellimpianto di riscaldamento già passati in rassegna dai vandali che oggi spuntano dallerba semi-distrutti. Le cancellate lungo il perimetro dellanfiteatro sono state scardinate ed entrare allinterno dello spiazzo che sovrasta i locali è facilissimo: lungo il corridoio di cemento vetri rotti e bottiglie e lidea di un gioco pericoloso che i ragazzi del quartiere hanno preso labitudine di ripetere: salire sulle grate che proteggono dal vuoto sottostante e camminarci su con il brivido unaltezza: circa una decina di metri. «La struttura lasciata in questo stato non solo è pericolosa ma è anche un controsenso - tuona Cesare Moreschi, portavoce del comitato dei residenti della zona - perché ledificio si sta deteriorando e il denaro che il Comune ha investito nella riqualificazione delledificio va a farsi benedire».
Di fronte al teatro uno spazio giochi dove nel pomeriggio si ritrovano mamme e bimbi, i più piccoli si rincorrono e si arrampicano sulle scalinate dellanfiteatro ma ad accoglierli non solo vetri e cartacce ma anche siringhe. A bazzicare lanfiteatro ora ci pensano tossici e spacciatori e lappello accorato delle mamme è uno solo: «Evitare il degrado che ha cominciato ad impadronirsi della struttura per difendere i bambini».
Eppure il Comune, come confermano dallassessorato ai Lavori pubblici, ha esaurito le pratiche di propria competenza per la realizzazione dei lavori, la responsabilità adesso ricadrebbe su Metropolitane Milanesi a cui il Comune ha inviato la richiesta per lallacciamento di un collettore fognario alla rete idrica dellanfiteatro, richiesta, però, sembrerebbe, mai arrivata alla Mm: «Noi abbiamo eseguito e terminato i lavori di collaudo della rete fognaria a maggio scorso e andava tutto bene - fanno sapere dagli uffici tecnici -. Abbiamo riconsegnato i lavori ai settori competenti del Comune ma altre richieste a noi non sono pervenute». Tutto pronto ma il nuovo anfiteatro continua a rimanere vuoto e in balia del degrado.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.