Angelilli (Pdl) «Ora servono più aiuti alle Pmi in crisi»

Più attenzione alle piccole e medie imprese, sia dal punto di vista economico-finanziario per quanto riguarda l’accesso al credito e la velocità dei pagamenti, che da quello legislativo, con misure a tutela della tracciabilità dei prodotti e volte al contrasto della contraffazione dei marchi. E poi ancora politiche volte a risolvere il problema dell’approvvigionamento energetico e a creare una strategia europea unitaria per l’immigrazione. Questi i punti illustrati ieri dal candidato Pdl alle elezioni europee Roberta Angelilli nel corso di un incontro organizzato presso la sede di Confcommercio Roma alla presenza del senatore Pdl Andrea Augello, del coordinatore vicario del Pdl di Roma Luca Malcotti, del presidente Cesare Pambianchi e dei membri della giunta di Confcommercio Roma e Lazio.
«Abbiamo risposto alla difficile congiuntura economica con il pacchetto anticrisi - ha detto Angelilli - che seppur lacunoso e inadeguato su alcuni temi, rappresenta una risposta che va nella giusta direzione. Bisogna, però, fare di più: il fondo di globalizzazione per aiutare le aziende in crisi, ad esempio, lascia escluse in pratica le piccole e medie imprese, che sono la stragrande maggioranza nel nostro sistema Paese, mentre bisogna assolutamente velocizzare i pagamenti. Per quanto riguarda la tutela della specificità dei prodotti sono in dirittura d’arrivo una serie di leggi contro la contraffazione e la pirateria che introdurranno in diversi settori (alimentare, musica, marchi) interventi di natura penale e pecuniaria per i trasgressori».
Per quanto riguarda le fonti energetiche Angelilli ha poi sottolineato come «l’Europa è un continente non indipendente per quanto riguarda l’accesso alle fonti. Stiamo infatti pensando a una riduzione dell’Iva o a un’“Iva zero” per quei prodotti legati alle energie rinnovabili. Sull’immigrazione invece penso che serva una strategia europea perché non è possibile che il problema venga scaricato sui Paesi rivieraschi come l’Italia, anzi abbiamo bisogno di risorse europee per far fronte all’emergenza».
«Queste elezioni sono a cavallo tra la vittoria di Alemanno di un anno fa e quelle regionali dell’anno prossimo - ha spiegato invece Augello - e saranno importanti per confermare la svolta politica degli ultimi mesi e per censurare o meno l’operato della Regione, che da oltre un anno deve mettere a bando i fondi europei destinati alle imprese.

Si tratta di 315 milioni dei quali solo il 30% è stato messo a bando, senza alcun accordo di programma o istruttoria, per cui non è stato erogato nemmeno un euro e adesso rischiamo di dover restituire circa 60 milioni con il disimpegno automatico se queste risorse non saranno utilizzate entro la fine del 2009».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica