Uno dei tanti pregi della radio è la cattiveria. Nel senso che la radio sa essere cattiva, sa essere capace di non risparmiare nulla, sa usare la carta vetrata di parole, sa evitare le ipocrisie del volemose bene a tutti i costi, sa distillare amabilmente arsenico dialettico per chi ascolta. La radio non ha paura.
E in questa gara di cattiveria che attraversa trasversalmente reti e palinsesti, due sono i nostri beniamini. Anna Pettinelli su Rds-Radio dimensione suono e Igor Righetti con il suo Comunicattivo di Radiouno.
Anna ormai da una vita dispensa pettegolezzi e benefiche malignità, in televisione e in radio, e su Rds sembra aver trovato una seconda giovinezza, lei che - sulla biografia nel sito di Radio dimensione suono - alla voce età scrive sfrontatamente: «Chi può dirlo?». Ed effettivamente, chi può dirlo? La Pettinelli, probabilmente, esiste come personaggio mediatico da prima che nascessimo, probabilmente da prima che nascessero i nostri papà, forse addirittura da prima che nascessero i nostri nonni. Eppure, Anna è sempre lì bella, con foto sexy che sembrano senza età (o saranno darchivio) e la voglia di provocare di una ragazzina, molto più giovane di tante che non scrivono «chi può dirlo?» a fianco della loro casellina anagrafica. La Pettinelli è così: capace di trasformare «provocante» e «provocatoria» in due parole con lo stesso significato. Come dimostrano regolarmente le sue trasmissioni su Rds.
Laltra metà del cielo nel panorama della cattiveria radiofonica è, ovviamente, Igor Righetti. Che, su Radiouno, ha dato addirittura un logo allidea di essere caustico. E il logo è quello del Comunicattivo. Che la trasmissione pomeridiana di Righetti sia uno dei nostri beni culturali radiofonici, non labbiamo mai nascosto. E attendiamo con ansia il 18 settembre, quando riprenderà. Così come, con ogni probabilità, lo attendono i sette ascoltatori che hanno dedicato la loro tesi di laurea al programma di Radiouno e i navigatori della rete che hanno dedicato addirittura dei blog alla trasmissione.
Nel frattempo, però, Igor si tiene allenato in cattiverie: fa classifiche di «Abele boys and girls» e di «Caino boys and girls», dove i suoi preferiti sono ovviamente i Caino, quelli che non hanno paura di essere impopolari, e regala i suoi pettegolezzi a Novella duemila, dove tiene (è il tenutario, verrebbe da dire) di una rubrica intitolata Intimo dautore, in cui intervista vip e presunti tali sulle loro passioni sessuali.
Ne esce di tutto.
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