Politica

Anna Di Pietro si sfoga: "Con questo cognome io cosa farò da grande?"

Ha ventritre anni e una laurea alla Bocconi. Ma si lamenta perché non trova lavoro: "Non posso fare l'avvocato, il giudice, l'imprenditore, il politico. Non potrò realizzare i miei sogni"

Anna Di Pietro si sfoga: 
"Con questo cognome 
io cosa farò da grande?"

Milano - Con un papà così è difficile non finire nel "mirino" dei giornali. Proprio per questo Anna Di Pietro, figlia del leader dell'Idv, si dice sconsolata. Tutti parlano di suo fratello Cristiano, che si candida alle regionali in Molise e che suo padre ha difeso a spada tratta dicendo che "lui non è come il Trota, lui ha fatto la gavetta...". Ora il dramma - o la commedia, a seconda dei punti di vista - si allarga in famiglia. "Non posso fare l'avvocato, il giudice, l'imprenditore, il politico, e aggiungerei qualsiasi altro lavoro - racconta il Fatto -. Sono disoccupata, laureata a 23 anni e cerco lavoro onestamente. Mi rattrista vedere che quello che sono/erano i miei sogni non li potrò mai realizzare".  E' davvero triste la giovane Di Pietro. E per sfogare la propria delusione si collega a internet e scrive un accorato commento all'articolo "La politica non può essere un mestiere di famiglia", pubblicato sul sito Byoblu.com

"Credevo di avere diritti oltreché giustamente dovermi far valere per quello che sono - prosegue la figlia di Di Pietro -. Sono a un bivio della mia vita, che mi rende triste, smarrita e con tanta voglia di scappare lontana. Ma poi scappare verso cosa - si domanda - se ho sudato come tutti gli altri per stare onestamente nel mio Paese?".  

Sorprende, e non poco, questo "sentirsi ad un bivio della vita", visto che la ragazza ha appena 23 anni ed è laureata in giurisprudenza alla Bocconi. E suo padre, il buon Tonino, a lei pensa eccome: tempo fa aveva cercato di spianarle la strada come giornalista, cercando di farle avere il certificato di praticantato - necessario a sostenere l'esame da giornalista professionista - dalle colonne del quotidiano del partito, l'Italia dei valori. Insomma, tutto in famiglia...

E' possibile che quello di guadagnarsi la vita scrivendo sui giornali non fosse il vero sogno di Anna. Può essere che la ragazza abbia altre aspirazioni. E fa benissimo a coltivarle. Ci mancherebbe altro. Eviti di lamentarsi però. Non ha problemi economici, ha una laurea in tasca e, se avrà pazienza, troverà la propria strada. Senza bisogno di versare lacrime sul suo destino funesto a causa di quel cognome troppo ingombrante. Se proprio non trovasse nulla da fare può sempre provarci con la politica. Di certo papà Tonino un aiutino glielo darà..

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