Anne-Louise Lateau

Nel voluminoso I miracoli eucaristici e le radici cristiane dell'Europa, di Sergio Meloni (Edizioni Studio Domenicano), si riporta brevemente il caso di una giovane belga, Anne-Louise Lateau, di Bois-d'Haine. Sul corpo di questa ragazza l'11 gennaio 1868 furono viste apparire le stimmate, cioè ferite uguali a quelle della Passione di Cristo: nei piedi e nelle mani (i buchi procurati dai chiodi), tra le costole (il colpo di lancia inferto dal centurione), nella testa (la coronazione di spine) e sulla spalla destra (lo sfregamento della croce lungo la Via Dolorosa). Questi segni non la lasciarono più finché campò. Il 26 marzo 1871, e per i dodici anni seguenti, si aggiunse un fenomeno ancora più eclatante, anche se meno vistoso: la giovane da allora visse senza mangiare, senza bere e pure senza dormire, praticamente nutrendosi di sola comunione. Il suo caso, naturalmente, fece scalpore e venne analizzato minuziosamente dalla medicina dell'epoca. Quando il dossier prodotto dalla commisione d'inchiesta fu portato al papa Leone XIII, questi ebbe a dire: «L'evento di Bois-d'Haine è un evento straordinario. Voi potete dire da parte mia che mai la medicina potrà spiegare questo fatto». La Lateau (la cui vicenda, tuttavia, non è isolata), bionda e minuta, non perdeva peso né colorito, anche se i dolori delle stimmate la costringevano a letto.

Guardata a vista giorno e notte, non evidenziò alcun cambiamento; né, figurarsi, trucco di sorta. Morì a trentatré anni (sì, la stessa età di quel Cristo che era stata costretta a imitare anche fisicamente) il 25 agosto del 1883.

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