Roberto Zadik
L'arte contemporanea continua ad evolversi ispirando una serie di nuovi talenti in grado di realizzare creazioni di ogni genere. Dalla pittura alla scultura. A far luce sulle tendenze artistiche delle ultime generazioni italiane, ed in particolare lombarde, dal 30 marzo al 28 aprile ci pensa Generazione Anni '60, arte contemporanea in Lombardia, mostra a ingresso libero che, organizzata dall'associazione culturale Ad Acta e promossa dalla Provincia in collaborazione con la Regione, avrà luogo allo Spazio Guicciardini. Aperta dal lunedì al venerdì (9.30-18.30, tranne il sabato e i giorni festivi), l'esposizione, curata da Claudio Rizzi, custodisce i lavori di oltre quaranta artisti, nati non più di mezzo secolo fa, cimentatisi nei campi più disparati. Risultato: un misto di stili e contenuti totalmente differenti tra loro che, secondo Rizzi, permettono di «vedere cosa c'è in giro attualmente». Nell'edificio, via Guicciardini 6, spiccano opere di grande espressività. Come Places and memories, un dittico formato da quattro quadri ispirati ad altrettante città, fra cui Roma e Parigi, firmato dal milanese Luca Pignatelli, il delicato Liguria dipinto dal concittadino Alessandro Spadari e i Paesaggi urbani riprodotti da Leonida De Filippi utilizzando la tecnica del tutto particolare dello smalto su tela. Tra gli autori anche due milanesi d'adozione. Si tratta del veneziano Lorenzo Pietrogrande autore di Figure acrilico coloratissimo e dalle atmosfere inquietanti, e di Marco Petrus, nato a Rimini ma sempre vissuto qui a Milano. Esempio del suo attaccamento al capoluogo lombardo sono le raffigurazioni de La Torre Velasca e del Grattacielo Pirelli.
Anni 60, lo stile di una generazione
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