Le mani della ndrangheta sugli appalti lombardi: alta velocità, autostrade e ospedali. E ancora, terrorismo di matrice islamica. Prevalenza della criminalità straniera su quella italiana. E crescita - generalizzata, salvo poche eccezioni - dei reati. È lo stato della sicurezza così come emerge dalle relazioni del presidente della Corte dappello, Giuseppe Grechi, del presidente del Tribunale, Livia Pomodoro, e del procuratore Manlio Minale. Più ombre che luci.
Il quadro che emerge segna un incremento generalizzato dei reati nella sola città di Milano. Crescono infatti gli omicidi, le estorsioni (da 466 a 519), i furti (da 19mila 576 a 29mila 240), le truffe (da 2mila 558 a 2mila 778). Particolare rilievo viene dato allincremento (pari al 60 per cento) ai maltrattamenti in famiglia. E «laumento - sottolinea - appare non solo quantitativo ma anche qualitativo, stante lelevato numero di casi gravi».
Uno dei pochi capitoli in cui si registra una riduzione dei procedimenti penali, almeno a Milano, è quello delle morti bianche, passate da 28 a 23. Ma per Grechi restano la «priorità delle priorità», una «tragedia senza fine».
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