(...) Tra loro cera anche Franco De Benedictis, allepoca consigliere di opposizione e oggi braccio destro del nuovo assessore allo Sport Stefano Anzalone. Pastorino il 16 giugno scorso nella sala rossa di Tursi non si era scomposto. Aveva spiegato che lappalto era stato dato senza gara perché cera lurgenza di fare i lavori, anche se in fondo il Comune lo sapeva da oltre un anno. Infatti spiega che lurgenza era dettata «dall'intimazione (della Uefa, ndr) di svolgere i lavori entro il 30 aprile, lavori che è vero che si sapeva che avrebbero dovuto essere svolti fin dalla stagione precedente». Quindi il Comune ammette di non aver fatto nulla per un anno, fino a quando la Uefa non ha dato lultimatum.
E perché mai, visto che intanto i lavori andavano comunque fatti? Semplice. «Perché quellintervento ha un costo di un milione di euro e io torno a chiedere - è la replica di Pastorino -: davvero i consiglieri, anche chi oggi ha presentato questa interrogazione, avrebbero ritenuto giusto un intervento con soldi pubblici di un milione di euro se poi avessimo scoperto che quellintervento non era necessario perché magari non cera nessuna competizione europea da fare o cerano ulteriori deroghe?». Insomma, la colpa è del Genoa che si è ostinato ad andare in Europa League. Se non fosse finito quarto il Comune non avrebbe speso quei soldi.
Comunque, assodato che i rossoblù avevano centrato lobiettivo, e che le due società genovesi a fine aprile si erano già impegnate a pagare parte dei costi, perché aspettare ancora? Ci sono ancora due date chiave nella telenovela. Il 5 giugno, quando anche la Regione si impegnò a offrire 400mila euro, e il 9 giugno, quando il prefetto segnalò il rischio di uno stadio non pronto. Il 9 giugno infatti «la commissione presieduta dal prefetto chiede che si proceda all'acquisizione e installazione dei seggiolini e che venga portata a termine entro e non oltre la data prevista per l'avvio del torneo calcistico europeo e che un'eventuale diversa ipotesi potrebbe configurare insorgenze problematiche sotto il profilo del mantenimento delle condizioni di ordine pubblico». Una volta detto dal prefetto, che sarebbe scoppiata una mezza rivoluzione, il Comune si è messo in moto.
Tra i consiglieri che avevano chiesto ragione della situazione cera Giuseppe Murolo, del Pdl, che ancora oggi mette allangolo tutta lamministrazione di Tursi. «Quella dellattesa della qualificazione del Genoa o della Samp alle Coppe è una scusa risibile - attacca - Nessuno avrebbe visto come uno spreco la scelta del Comune di mettere a norma uno stadio. Lobiettivo di avere squadre in Europa non deve essere occasionale. Se non era questanno, lEuropa League sarebbe arrivata lanno dopo.
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