Scienze e Tecnologia

Anonymous si vendica della polizia postale L'annuncio online: "Attaccati i cyber-detective"

Dopo gli arresti del mese scorso, hackerato il Centro nazionale anticrimine informatico a protezione delle infrastrutture critiche, l'unità istituita per contrastare gli attacchi ai sistemi informatici più importanti delle istituzioni italiane. L'annuncio sul blog italiano: "Abbiamo ottenuto l'accesso al vaso di Pandora"

Anonymous si vendica della polizia postale 
L'annuncio online: "Attaccati i cyber-detective"

Dopo gli arresti del mese scorso, arriva la vendetta di Anonymous Italia. Ad essere hackerato stavolta è il Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico a protezione delle infrastrutture critiche, l'unità della polizia postale istituita proprio per contrastare gli attacchi ai sistemi informatici più importanti delle istituzioni italiane.

Oggi il blog ufficiale di Anonymous Italia riporta un post in cui annuncia un attacco Antisec - che sfrutta cioè dei buchi nella sicurezza del portale attaccato - ad agenzie di polizia postale, di cui riveleranno "i segreti e le loro pratiche illegali e amorali". Iniziando proprio da quella italiana: "Oggi abbiamo ottenuto l'accesso al vaso di Pandora delle agenzie anticrimine italiane". Il Cnaipic, appunto, definita "un'organizzazione corrotta" che ha raccolto dati da computer sequestrati e li ha "usati per molti anni per compiere operazioni illegali con la cooperazione di agenzie di intelligence straniere per saziare la loro brama di potere e denaro, anizché usarli per facilitare le inchieste in corso".

Sul portale sono state pubblicate anche diverse immagini che proverebbero l'attacco e che danno un'anteprima dei fie che saranno pubblicati. I documenti riguardano rapporti con ambasciate straniere e appunti interni.

La polizia non conferma la notizia, ma nemmeno la smentisce: "Stiamo lavorando per capire la reale portata dei fatti. Dobbiamo ancora accertare se e quali documenti sarebbero stati sottratti", commenta.

E aggiunge: "Di fatto risultano pubblicati online contenuti apparentemente riconducibili al Cnaipic sulla cui autenticità sono in corso accertamenti".

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