Luca Pace
da Milano
Non è ancora sbarcata in Borsa, ma già promette lauti dividendi. Ansaldo Sts, società interamente controllata da Finmeccanica, allinizio del suo road show è stata chiara: «Saremo in grado di dare significative soddisfazioni con dividendi crescenti e una quota di utili destinata agli azionisti che, a regime, sarà particolarmente elevata», ha detto ieri Alessandro Pansa, direttore Finanziario e condirettore di Finmeccanica.
Nata dalla fusione tra Ansaldo Signal NV (segnalamento ferroviario e metropolitano) e Ansaldo Trasporti-Sistemi Ferroviari Spa, Ansaldo Sts ha chiuso il 2005 con un fatturato di 840 milioni di euro, in crescita dell8% rispetto allanno precedente, un Ebitda di 89 milioni (+21%) e un utile di 44 milioni. Il prezzo dellofferta oscillerà tra i 6,8 e 8,2 euro per azione e riguarderà il 52,17% del capitale (60% con lesercizio della greenshoe). Almeno il 25% dei titoli saranno riservate agli azionisti e dipendenti di Finmeccanica. È prevista una bouns share (dopo nove mesi) pari ad una azione gratis ogni 20 (il rapporto scende a 10 per i dipendenti).
I soci di Finmeccanica dalla cessione del 60% di Ansaldo Sts incasseranno qualcosa come 408-492 milioni di euro. Una cifra importante per Finmeccanica che, secondo voci interne alla stessa società, starebbe pensando di proporre allassemblea la distribuzione di un cospicuo dividendo pari a circa 400-500 milioni di euro (6% di rendimento). «Finmeccanica ha un debito netto davvero limitato, solo un terzo del patrimonio netto, e un dividendo straordinario riequilibrerebbe la situazione finanziaria», spiega un analista.
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