Antagonisti Manifestazione anti-Gelmini: undici indagati

I fatti risalgono a fine novembre 2010, quando in piazza a Genova si erano ritrovati studenti e centri sociali per protestare contro il cosiddetto «Ddl Gelmini». Durante il corteo ci furono momenti di tensione tra antagonisti e forze dell’ordine, lanci di oggetti e cariche di risposta. Ora a più di sei mesi da quell’episodio è arrivato l’avviso di conclusione indagini per undici persone indagate per resistenza a pubblico ufficiale. Per i ragazzi l’accusa è di aver lanciato diversi oggetti contro le forze di polizia schierate davanti alla Prefettura. A inviare gli avvisi è stato il sostituto procuratore Biagio Mazzeo. Il pm ha pure contestato le aggravanti del travisamento, per il fatto che gli antagonisti si sarebbero serviti di oggetti considerati come armi secondo la legge penale e di aver concorso in più di cinque persone. Sei di loro avrebbero indossato caschi e indumenti vari al fine di rendere difficile il loro riconoscimento.

Secondo l’accusa gli indagati, durante una carica delle forze di polizia per far cessare il lancio di oggetti, avrebbero reagito con violenza e con minacce sia contro i militari della guardia di finanza sia contro i poliziotti. Tre di loro riportarono lesioni guaribili tra 4 e 10 giorni.

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