
Siamo tutti invitati al salone dedicato all'artigianato estivo, Anteprima d'Estate, a Rho Fiera da giovedì al 2 giugno, il pass è gratuito. Ma non aspettatevi un clone dell'Artigiano in Fiera. Ci tiene a ribadirlo Antonio Intiglietta, presidente della società Gefi, che di entrambe le manifestazioni è stato l'inventore. Esporranno 820 artigiani da 50 Paesi.
Presidente, perchè sottolineare la differenza rispetto all'Artigiano in Fiera che quest'anno compirà 30 anni?
«C'è anche una continuità: quando nascono rapporti belli come quello fra gli artigiani e il nostro pubblico, si desidera intensificare la relazione. Con Anteprima d'Estate abbiamo voluto offrire una vetrina nel rispetto del legame creatosi con la clientela che ci segue ma che sia adatta alla nuova stagione».
Perciò i prodotti saranno diversi.
«Ci sarà tutto ciò che fa pensare alla vacanza, abiti freschi, gioielli ispirati alla natura, prodotti cosmetici naturali adatti a sopportare il caldo, una pelletteria leggera. E poi arredi per esterni, accessori per il tempo libero. Di 820 espositori 200 sono al loro debutto, quindi molti artigiani sono i fedelissimi con proposte nuove».
È vero che prevarrà l'offerta gastronomica?
«Ci sarà modo di assaggiare prodotti tipici davvero squisiti. I padiglioni sono così ripartiti, il 51% è dedicato all'artigianato, il 33% all'artigianato agroalimentare, il 16% alla ristorazione. L'Italia sarà ben rappresentata con le peculiarità di ogni regione ma anche il resto del mondo. Le presenze più significative sono quelle di Algeria, Marocco Tunisia, Nepal e India. Fra le regionali domina la Calabria».
Vacanza è anche relax.
«Infatti, nel nostro voler ricreare l'anticipo d'estate abbiamo pensato di costruire un ambiente adatto. I padiglioni sono 4 e si visitano facilmente. Son collegati da corridoi verdi addobbati con palme, adatti al passeggio, e all'interno si aprono in 6 piazze - le piazze del gusto - progettate per le soste. Il contesto suggerisce un ritmo lento, vorremmo che qui il nostro pubblico si rilassasse degustando e scoprendo le novità».
Cosa le piace di più delle novità che verranno proposte?
«Sono rimasto colpito dall'abilità di una ragazza di 28 anni, del Salento che sa lavorare i telai secondo una tradizione tramandatale dalla nonna. Si cimenta su 8 telai di fine Ottocento e realizza abiti in cotone ricamati, unici e firmati da lei. Poi ci sono gli artigiani del deserto, li ho conosciuti personalmente in Algeria: propongono oggetti e abiti nelle loro fogge caratteristiche. E le imprenditrici etiopi che hanno creato piccole imprese che danno lavoro ad altre donne e presentano i loro manufatti, abbigliamento in pelle e borse in bamboo».
Il più inventivo?
«Senz'altro un imprenditore di Varese che, dopo aver perso il lavoro durante la pandemia si è dedicato all'allevamento delle lumache e oggi produce una serie di cosmetici all'avanguardia ricavati dalla bava di lumaca».
Assisteremo anche a talk o mini-workshop?
«No. Molti artigiani sceglieranno di mostrare dal vivo come si svolge parte del loro lavoro manuale. E poi preferiamo che i visitatori si lascino stupire da ciascuno, senza bisogno di sistemare schermi o palchi. Qualcuno mostrerà come anche come rigenerare ciò che è destinato allo scarto, il Dna artigiano contempla anche questo aspetto che è molto sostenibile».
Quali sono le prelibatezze da gustare nelle piazze?
«Si spazia dalle eccellenze artigianali di «Sapori senza confini» a «Paella, fuoco e fiesta», specialità spagnole e dell'America Latina. Poi «Braci esotiche e fiamme vive» con carni argentine, pollo tandoori e tamales. E ancora «Cuore italiano: sole, sapore, passione» dedicata alle prelibatezze italiane, «Tesori del Sud: gusto e tradizione» con un focus sul Sud Italia e «Nord, Sud, Ovest, Est: un viaggio inaspettato» dedicato ai piatti dal mondo.
Infine si potrà assaggiare il panettone ufficiale di Milano Cortina 2026, creato dal Panificio Marchesi 1960 di Bergamo».Ingresso a Fieramilano Rho, tutti i giorni dalle 10 alle 22.30 con pass gratuito scaricabile su artigianoinfiera.it