Il museo di Anticoli Corrado ospita fino al 3 settembre una mostra dedicata a Fausto Pirandello, figlio del più celebre Luigi, che dopo una breve esperienza parigina tra il 1927 3 il 31 è entrato a pieno titolo nella cosiddetta Scuola Romana degli anni Trenta e Quaranta. Sono 42 le opere esposte nella mostra curata da Carlo Fabrizio Carli, Marco Occhigrossi e Paolo Bartoletti. Tre i temi intorno ai quali si sviluppa lesposizione: le crocefissioni, le bagnanti e i ritratti. Tre topoi per eccellenza della produzione pirandelliana. La scelta di Anticoli Corrado non è casuale. È proprio ad Anticoli Corrado che Fausto ha incontrato la futura moglie, Pompilia DAprile. Ad Anticoli i Pirandello, padre e figlio hanno passato diverse estati insieme, Luigi cercava di terminare I Giganti della Montagna, e Fausto si dedicava con successo alla pittura. Durante quelle estati Fausto realizzò un ritratto del padre, e Luigi, pittore occasionale ma non sprovveduto, ritrasse il nipote Pierluigi in un delizioso quadretto. A fianco dei ritratti, anche una delle opere più significative della produzione di Fausto le Bagnanti del 1948, un olio su cartone, che raffigura un groviglio di corpi che non presenta in modo vigoroso non la sessualità del nudo ma la carnalità e la forza primigenia del corpo femminile. La serie delle crocefissioni che inizia a partire dal 1934 è presente con nove pastelli. La scelta del tema della crocefissione rappresentava per Pirandello il modo di testimoniare leterno conflitto tra umano e divino, rappresentato dal punto di vista laico.
Tra le tele più famose è in mostra ad Articoli anche Siccità del 1938, che dalla critica è stato da sempre posto ai vertici della produzione italiana di quegli anni. Non è un caso che nel corso di quel decennio Fausto abbia avuto il prestigio di essere esposto in occasione di una Biennale del 1934 e di due Quadriennali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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