Scendono i costi interbancari degli assegni e si riduce a cinque giorni il tempo massimo di incasso con effetti positivi per la clientela. Questi gli effetti, secondo lAntitrust, del provvedimento con il quale lAuthority ha accettato e reso vincolanti gli impegni presentati da Abi e Pattichiari nellambito dellistruttoria avviata il 10 settembre 2008 per possibili intese restrittive della concorrenza.
Nellistruttoria avviata dallAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato - si legge - erano stati contestati allAbi la fissazione collettiva, a livello associativo, del valore massimo delle commissioni interbancarie relative allofferta dei servizi di assegno e Mav (il pagamento effettuato mediante bollettino), e a PattiChiari la definizione, a livello consortile, di un tetto massimo per i giorni di disponibilità economica e non stornabilità delle somme versate mediante assegno.
I nuovi impegni proposti da PattiChiari, ricorda lAntitrust, prevedono, oltre al taglio di alcune commissioni, la riduzione del tempo massimo di disponibilità economica delle somme versate con assegno da 7 a 6 giorni lavorativi, a partire dal primo marzo 2009, per arrivare a 5 giorni lavorativi a decorrere dal primo ottobre 2009. La riduzione dei tempi riguarderà le banche consorziate che aderiscono alliniziativa «Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno».
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