Antonio Cassano sta male, il Milan fa quadrato

Ma la situazione non è per fortuna gravissima. Il calciatore ha accusato un malore al rientro da Roma: faticava a parlare. Ora è ricoverato al Policlinico GUARDA le foto

Antonio Cassano sta male, il Milan fa quadrato

Il dramma di Antonio Cassano ha spento il sorriso del Milan. I 3 squilli di tromba di sabato sera, la scalata alla classifica, i quattro successi consecutivi ottenuti con una valanga di gol? Tutto dimenticato in pochissime ore. Sepolto sotto la tensione e lo choc per la salute di Antonio Cassano, uno dei protagonisti della serata oltre che della stagione milanista, al ritorno da Roma. È accaduto tutto in pochi minuti e all'improvviso, come può accadere a chiunque, anche a un atleta di 29 anni, sempre sotto controllo.
In volo, da Fiumicino, il pibe di Bari e Ibra avevano rallegrato la compagnia rossonera con una serie di gag e di battute: stava benissimo ed era di umore eccellente avendo riscosso i complimenti di Galliani e di Allegri, oltre che dei critici. È sceso dalla scaletta del charter ed è salito sul pullman per raggiungere l'aerostazione, trascinando il suo trolley: allora è stato assalito dal malessere misterioso. Cosa gli è successo? In mancanza di una ricostruzione ufficiale e documentata, bisognerà accontentarsi di spezzoni di racconti perché il Milan ha alzato un muro invalicabile per proteggere la privacy di Fantantonio dando la notizia del ricovero al Policlinico di Milano nel tardo pomeriggio di ieri e opponendo alla richieste di chiarimenti una sola frase, una sorta di parola d'ordine, «sono in corso accertamenti». Anche il suo procuratore, l'avvocato Giuseppe Bozzo, è stato informato da un cronista, ieri pomeriggio.
Cassano si è sentito male alla Malpensa, ha notato un abbassamento della vista, forse anche della pressione, ha provato una sensazione curiosa, come «se vicino a lui fosse esplosa una bomba provocando uno spostamento d'aria». Ha anche smesso di parlare, Antonio, con l'immancabile battuta di qualche compagno che pensava a un semplice mancamento («Così smetterà di parlare per un paio di ore» la chiosa). Lo hanno soccorso i due medici al seguito, Tavana e Mazzoni, che lo hanno scortato fino al parcheggio alla Malpensa. Qui, appena visto che Cassano continuava a risultare disorientato, hanno preso al volo la decisione. «Tu non vai da nessuna parte, non guidi l'auto e vieni con noi» gli hanno intimato. E lo hanno portato al pronto soccorso del Fatebenefratelli, dove è stato visitato e ne è stato subito deciso il trasferimento al Policlinico, organizzando il ricovero e avvertendo anche la moglie Carolina. La notizia di Cassano ricoverato è rimasta «secretata» fino al primo pomeriggio di ieri quando le voci sul malore hanno cominciato a fare il giro dei siti. Ai cronisti presenti sul volo è stato raccontato un epilogo diverso: ha avuto un piccolo malore, si è ripreso ed è tornato a casa.
Con le voci sono spuntate le prime ipotesi, le più pittoresche. E cioè che il malore fosse conseguenza della rigorosa dieta fatta dal barese per scendere di peso («I pantaloni della divisa confezionata quest’estate ora gli cascano per terra», la battuta di Galliani). Balla colossale perché alla guida dello staff sanitario c’è Rudy Tavana, uno che non autorizza nemmeno l'uso di una pillola per il mal di testa, figurarsi una cura del genere, inadatta a un atleta. «La salute del calciatore è al primo posto della mia classifica» il comandamento di Tavana. Poi sono spuntate le tesi più spericolate e anche le più catastrofiche: si è parlato di un’ipotesi di ischemia, magari temporanea (il cosiddetto Tia, l’attacco ischemico temporaneo), si è addirittura accennato a un possibile ictus, il cui evento non sarebbe stato però confermato dall'esito rassicurante dei primi accertamenti clinici.
Ma allora che cosa è successo a Cassano? «Non siamo in grado di dare una risposta al momento» è stato il commento proveniente dal Milan. Identico quello dei medici del Policlinico che hanno visitato Fantantonio al terzo piano, reparto Neurologia, e l’hanno ad accertamenti di tipo sia neurologico sia cardiologico. Adriano Galliani, informato di tutte le tappe della vicenda, ha impartito la direttiva: «Che nessuno parli per evitare confusione e anche speculazioni». Così il comunicato pubblicato dal sito rossonero è rimasto l'unica traccia della complicata vicenda che a tarda serata è stata definita da una fonte «delicata ma non drammatica». Forse perché nel frattempo, le condizioni del barese, sono migliorate. Sabato notte Antonio non rispondeva e non parlava, ieri ha ripreso a parlare e a rispondere alle domande, ma rimane comunque sotto osservazione al Policlinico.
Di sicuro, per ora, Cassano è fuori dall'attività. Dovrà saltare il viaggio in Bielorussia per la trasferta di Champions League sul campo del Bate Borisov, la sfida domestica col Catania e anche la convocazione scontata in Nazionale. Qualunque sia la diagnosi dei medici del Policlinico dovrà restare per qualche tempo in osservazione e sottoposto poi a una eventuale terapia.

Quello di Cassano è il secondo colpo basso incassato dal Milan in questi ultimi mesi: ai primi di settembre si è fermato Gattuso, colpito dalla paralisi del sesto nervo ottico. Anche questa volta un guaio non provocato direttamente dall’attività calcistica.

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