Politica

Antonio Razzi: "Grazie a me i giovani si avvicinano alla politica"

Il senatore di Forza Italia a tutto campo: "La Corea del Nord offre la pace a tutto il mondo, a Taormina s'è persa l'occasione per far pace con Putin. Berlusconi? Tutti gli vogliono bene, anche Kim Jong Un".

Antonio Razzi: "Grazie a me i giovani si avvicinano alla politica"

“Non ci sarà nessuna terza guerra mondiale e a Taormina s’è persa l’occasione per fare pace con Putin”. Dalla Corea del Nord alla riunione dei Sette Grandi in Sicilia, il senatore Antonio Razzi ha le idee chiare sugli scenari politici internazionali e nazionali e non le manda a dire manco ai Cinque Stelle. E se si andrà a votare, lui è sicuro: “Con Berlusconi vinciamo al 100%. Tutti mi chiedono di lui, persino Kim Jong Un”. Però il successo più importante del suo impegno politico, secondo lui è ancora un altro: "Grazie a me tantissimi giovani si sono riavvicinati alla politica".

La sua presenza a un convegno di geopolitica all'Università della Calabria (poi trasferita in un albergo) ha sollevato un vespaio di polemiche.
C’erano i giovani, non mi interessa nient’altro. In platea c’erano tantissimi studenti e sono stati tutti bravissimi. Non so come classificare chi non fa tenere nei locali di un’università, una manifestazione democratica e legittimamente richiesta dagli studenti, alla presenza di un senatore della Repubblica su una questione di capitale importanza, come quella dei rapporti tra Corea del Nord e America. Su questo argomento poteva parlare con cognizione di causa solo Razzi perché è stato una decina di volte a Pyongyang, è stato l’unico occidentale a confrontarsi con i dirigenti politici nordcoreani. Chi meglio di me poteva rispondere a questi ragazzi, preoccupati per il futuro, su una questione di cui sentono parlare tutti i giorni?. In tanti s’erano preoccupati, mi chiedevano se ci sarà la terza guerra mondiale.

E ci sarà la terza guerra mondiale?
Non ci sarà. Se si aspetta che a innescarla sia la Corea del Nord, non ci sarà mai. Se ci vanno a buttare qualcosa in Corea del Nord, allora cambia tutto. Mi ha garantito il presidente della Repubblica che loro al mondo intero offrono la pace. Nel discorso che ha fatto alle celebrazioni per i 105 anni del nonno Kim Il Sung, Kim Jong Un l’ha ripetuto ben cinque volte: offramo la pace alla Corea del Sud e a tutto il mondo. Non hanno intenzione di attaccare nessuno, se dovessero essere attaccati loro risponderanno per difendersi.

È soddisfatto per come s’è svolto il G7 a Taormina?
Dovevano invitare Putin, in una città bellissima con Taormina sarebbe stata l’occasione giusta per negoziare, confrontarsi e far pace e cominciare a ragionare per togliere l’embargo alla Russia. Noi, in Italia, con questo embargo perdiamo miliardi e miliardi di euro. Sotto banco gli altri ci fregano.

In che senso?
Quando c’è un embargo si aiutano i grandi contrabbandieri, è lo stesso discorso che vale per la Corea del Nord. È un fatto non va bene per la distensione. Tenendo in piedi questi embarghi si da la possibilità ai contrabbandieri internazionali (che sfuggono a tutto e tutti) di fare cassa. E pensare che invece si potrebbe tranquillamente discutere, chiedere a Pyongyang, per esempio di fermare gli esperimenti: Fermati, ormai l’atomica ce l’hai. Non fare altre bombe. Se guardiamo ai paesi africani, lì ci ammazzano i cristiani, ci sono stragi quotidianamente, e nessuno dice niente? Si parla solo della Corea del Nord che non ha mai fatto guerra a nessuno, su quello che accade al loro interno non so e non voglio discutere.

Le cronache parlamentari riportano di sussurri secondo cui presto si andrà al voto...
Hanno tutta la voglia in autunno di andare a votare. Anche i signori grillini otterrano dal 15 settembre, quel benedetto vitalizio che tanto fa gola a tutti. Ormai questa è cosa fatta. Dopo questa data, possono andare a votare. Io, per il bene del Paese, dico di no. Quando un Paese va sempre a votare non dà segnali di stabilità e rischia di incocciare la sfiducia degli investitori stranieri. Da noi non c’è stabilità come in America, dove ogni quattro anni si va a votare, vince l’uno o perde l’altro. Si briga, ci si fanno le scarpe: non è un bel segnale per chi ci vede dall'estero.

Si dovesse andare al voto, come si presenterà agli elettori il centrodestra?
Berlusconi, anche se ha 80 anni è un giovanotto. Se è vero quello che dicono sull’allungamento della vita, allora lui vivrà fino a 120 anni e perciò ha ancora altri quaranta anni per governare e restare in sella. È in formissima, credetemi. Se tutto il centrodestra sarà unito, vinciamo al 100%. È l’unico che può dare speranze.

Eppure Salvini scalpita...
Son ragazzi, devono ancora imparare. Berlusconi ce lo invidiano in tutto mondo. Mi chiedono sempre come sta. Me lo hanno chiesto anche i dirigenti massimi della Corea del Nord: “How is mister Berlusconi?”. “Fine, very good!” gli ho risposto. Se andasse lì gli tributerebbero una festa nazionale. Gli metterebbero una targa: “Il giorno tot è stato qui Berlusconi, è festa nazionale”. E ricorderebbero l’evento per tutti gli anni a venire.

Nonostante le polemiche, anche in Calabria è stata Razzi-mania.
Molti giovani, grazie a me, si sono avvicinati alla politica, tanti ragazzi mi fermano per farsi i selfie. Tutto perché il senatore Razzi che sta in strada, li incontra e li affronta, come a Cosenza dove gli studenti non hanno ceduto a quelle cose dei “grandi” e hanno riservato l’albergo perché mi hanno voluto tutti i costi. E questa è una cosa bella.

Perché è dovere nostro quello di riavvicinare i giovani alla politica che altro non è che l’interesse verso il Paese.

Commenti