Antoniozzi: «La vera Africa è nelle periferie degradate»

Per il candidato azzurro, Veltroni ha fallito su casa, mobilità e traffico

Una domenica in campagna, naturalmente elettorale. I tre candidati per il Campidoglio di Forza Italia, An e Udc ieri hanno incontrato i cittadini per raccogliere consensi intorno ai rispettivi programmi. Ma se gli attaccanti della Cdl proseguono nella loro marcia separata ma parallela verso le urne, una sorpresa potrebbe arrivare anche dall’attuale maggioranza. A rivelare il possibile retroscena è stato l’anti-Veltroni azzurro, Alfredo Antoniozzi, parlando al cinema Adriano: «Potrebbe accadere - ha ipotizzato l’esponente di Fi - che dalla sinistra venga presentato un altro candidato sindaco oltre Veltroni. Magari dai Verdi». Uno scenario che, secondo Antoniozzi, non è improbabile, anche perché «non presentare un altro candidato sindaco - ha aggiunto - mi sembra un’ipocrisia della sinistra».
L’europarlamentare azzurro ha quindi ricordato come a Roma il centrosinistra abbia fallito «sul traffico e sulla mobilità, sulla casa e sui rifiuti»: «A Veltroni che si occupa solo di effimero o dei problemi dell’Africa - ha aggiunto Antoniozzi - rispondo che la nostra Africa è qui: nelle periferie degradate e abbandonate, nella mancata sicurezza dei cittadini non solo nelle aree più difficili e nella mancata soluzione delle antiche emergenze della viabilità e soprattutto di una vera edilizia popolare». Antoniozzi ha poi espresso la sua solidarietà al vicepresidente del consiglio comunale, Fabio Sabbatani Schiuma, di An, indagato per la vicenda delle intercettazioni. «Ci auguriamo che questa storia finisca presto, non è possibile che ogni 15 giorni vengano tirati fuori episodi così». Proprio Schiuma due giorni fa, annunciando un incontro con il 3570 in programma stasera insieme ad Alemanno e a Francesco Storace, aveva poi affrontato la questione-taxi, ricordando tra i «punti chiave» per rilanciare gli yellow-cab capitolini la «regolamentazione del servizio, ma non la liberalizzazione selvaggia», una maggiore sicurezza e più corsie preferenziali. Tema affrontato ieri anche da Antoniozzi, che ha criticato l’ipotesi di liberalizzazione avanzata dall’Unione: «La proposta mi spaventa. La figura del tassista riveste un ruolo sociale e di garante del servizio pubblico, anche se nel programma elettorale della sinistra la si vuole snaturare con la liberalizzazione delle licenze e delle tariffe. Forza Italia si considera al fianco di chi fa un lavoro utile e faticoso come quello del conducente di taxi».
Gianni Alemanno, invece, ieri ha scelto un appuntamento «bucolico», partecipando alla terza edizione della Festa di Primavera nel santuario del Divino Amore. «Esiste un rapporto profondo fra il mondo rurale e lo spirito religioso - ha detto il ministro - e per questo non potevo mancare. Inoltre il Divino Amore è un luogo di culto popolare, non di élite e ha un grande significato nel tenere insieme valori religiosi e spirito democratico».
E la «terza punta», il ministro Mario Baccini, che ieri mattina ha incontrato la comunità di fedeli dell’Istituto Mater Gratiae di via dell’Imbrecciato, ha voluto rimarcare come la sua sia una campagna elettorale fondata «sui valori tradizionali e sul rispetto di tutti gli individui».

«Mi riferisco a quei valori - ha proseguito il candidato dell’Udc - che oggi sono messi in discussione dai nostri avversari politici. Principi fondamentali come il sostegno alla famiglia, il rispetto per la persona e per gli anziani, ma anche - ha concluso - una politica più convinta a favore della vita».

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