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«Antonveneta agli olandesi con l’aiuto della Procura»

Gian Maria De Francesco

da Roma

La Commissione Europea deve avviare una procedura di infrazione contro l’Italia per la gestione del caso Banca Antonveneta, consegnata agli olandesi di Abn Amro grazie al sequestro giudiziario disposto dalla Procura di Milano delle azioni che facevano capo alla Banca Popolare Italiana e ai suoi alleati (tra i quali il finanziere Emilio Gnutti e l’imprenditore immobiliari Stefano Ricucci). A chiederlo è l’eurodeputato dell’Udeur, Paolo Cirino Pomicino, che ha presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione.
In particolare, Cirino Pomicino ha domandato all’esecutivo di Bruxelles se i fatti che hanno portato il gruppo olandese a controllare l’istituto padovano, pur essendo socio di minoranza, non costituiscano una violazione delle norme comunitarie in materia di mercato interno e di concorrenza. La vicenda è ormai nota al grande pubblico grazie alla diffusione delle intercettazioni disposte dai magistrati sui protagonisti della vicenda (tra i quali il governatore di Bankitalia Fazio), ma l’eurodeputato la ricostruisce nei suoi passaggi salienti. Lo scorso 26 luglio, la Procura di Milano sequestrò il 36% del capitale di Antonveneta che faceva capo a Lodi e ai suoi alleati nominando custode giudiziario l’avvocato Emanuele Rimini.
Il giorno successivo, il 27 luglio, si svolse l’assemblea della banca padovana convocata per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Le azioni della Bpi e quelle di Ricucci non furono ammesse al voto in quanto la Consob aveva accertato l’esistenza di un patto di sindacato occulto. Il custode avanzò una richiesta di rinvio a settembre dell’assemblea in attesa che si chiarificasse la situazione, ma Abn Amro, titolare solo del 29,9%, bocciò la proposta e nominò l’attuale consiglio guidato dall’ex ministro delle Finanze, Augusto Fantozzi.
Si è trattato di un grave danno per gli azionisti, ha denunciato Cirino Pomicino. Alla Commissione, se la richiesta sarà accolta, spetterà valutare se ci siano state ingerenze nell’attività del custode da parte della Procura. Dovrà essere anche chiarito se vi siano state pressioni dei magistrati sulla Popolare Italiana e su altri azionisti affinché cedessero le proprie azioni agli olandesi, «violando le libere scelte del mercato e procurando un danno ai piccoli risparmiatori».

Cirino Pomicino ha richiesto l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia sulla base della «sentenza Köbler» della Corte di giustizia Ue nella quale si stabilisce che una violazione va sanzionata anche quando un Tribunale di uno Stato membro intende salvaguardare diritti individuali. Bisogna vedere ora cosa faranno i commissari che stanno per aprire una procedura contro l’Italia per l’orientamento anti-Abn del governatore Fazio.

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