da Milano
Gianpiero Fiorani chiude con il tutto esaurito laumento di capitale di Banca Popolare Italiana e compie un passo indietro dal cda di Antonveneta. Per quanto riguarda la ricapitalizzazione si tratta di uno sforzo da 1,5 miliardi, necessario per riequilibrare i conti del gruppo, che la «base» ha sostenuto in massa (le adesioni sono state pari al 98,9%) malgrado il salvagente assicurato da Dresdner.
Popolare Italiana ha posto così unaltra tessera in vista dellavvio della doppia offerta con cui Fiorani conta di strappare Antonveneta dallinfluenza di Abn Amro. Per conoscere il calendario bisognerà tuttavia attendere lunedì quando potrebbe essere presa una decisione definitiva anche sulla prospettiva di prolungare lOpa da 26,5 euro costruita da Amsterdam. Che nel frattempo è salita al 29,984% di Padova grazie alla conversione di alcune obbligazioni. Una mossa pensata in vista dellassemblea dei soci chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione (lappuntamento è il 25-27 luglio) ma che secondo alcuni osservatori potrebbe preludere anche a un possibile disimpegno, forse aderendo allOpa da 24,47 euro in contanti che Popolare Italiana affiancherà allOps da 27,5 euro (denaro e azioni). I due schieramenti hanno anche definito i propri candidati per il cda: se Abn ripropone la lista presentata allassise dello scorso 30 aprile, Popolare Italiana ha invece schierato come presidente Alberto Varetti, lattuale numero uno della controllata Reti Bancarie.
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