Gianluigi Nuzzi
da Milano
Giornata nera quella di ieri per Emilio Gnutti. Prima la sveglia con la perquisizione in tre società-chiave dellimpero bresciano. Caccia a patti segreti, contratti, derivati, garanzie e cash collateral negli acquisti compiuti dalle finanziarie bresciane delle minorities di Popolare Italiana. Passati al setaccio gli uffici di Gp Finanziaria, Fingruppo e soprattutto di Earchimede. Si cercano derivati sui crediti stipulati da Bpi nello stesso periodo in cui avveniva la cessione di minorities detenute in società non quotate.
Ma i grattacapi per Gnutti non finivano qui. Di nuovo le Fiamme Gialle, che questa volta acquisiscono i modelli organizzativi, di gestione e controllo introdotti dalla legge 231 sulle responsabilità penali in azienda. La domanda è: sono stati applicati? Se lo chiedono i pm Eugenio Fusco e Luisa Perrotti che vogliono valutare quelli predisposti da Gnutti. Sono già al vaglio degli inquirenti.
Infine, nel tardo pomeriggio, la notizia della sospensione per due mesi dalle cariche di vice presidente e amministratore della Banca Monte dei Paschi di Siena. Lha presa dal consiglio damministrazione dellistituto e non è impugnabile. In realtà Gnutti se laspettava: la banca senese era obbligata ad applicare linterdizione temporanea disposta dal gip Clementina Forleo. E Gnutti era già stato sospeso dalle cariche nel gruppo in Hopa. Inattesa invece lintenzione di Montepaschi di iscrivere leventuale revoca della carica di Gnutti tra le materie della prima assemblea utile, quella ordinaria del prossimo aprile.
Sui modelli organizzativi imposti dalla legge 231 guai allorizzonte anche per le finanziarie di Stefano Ricucci. Come gli uffici di Gnutti, anche quelli della Magiste Spa di Roma e il domicilio fiscale della lussemburghese Magiste Sa a Gallarate sono stati «visitati» dalle Fiamme Gialle. Ma il ragioniere Luigi Gargiulo, braccio destro del finanziere in vacanza forzata, non li ha esibiti. Insomma, di questi modelli organizzativi, una sorta di griglia per laudit, nessuna traccia in Magiste. Eppure sono importanti: la legge 231 prevede infatti che ladozione e lattuazione dei modelli, idonei a prevenire la realizzazione di illeciti penali, porta allesonero da responsabilità dellente. Proprio per questo i pm Eugenio Fusco e Luisa Perrotti ieri avevano mandato le Fiamme Gialle del nucleo provinciale e della polizia valutaria a verificare lattuazione della legge 231 anche in Popolare Italiana e nelle società di Gnutti. Tutti hanno messo a disposizione i modelli. Ad eccezione di Danilo Coppola. Qui è inutile bussare. Tikal Plaza Sa e Finpaco Project, creature dellimmobiliarista romano, sono chiuse per ferie. La Guardia di Finanza dovrà ripassare.
In procura sono stati invece interrogati come testimoni Luigi Belloni, responsabile dellarea crediti di Bpi, e Gennaro DAmico, già funzionario di Bankitalia e ora dirigente nell'istituto di credito di Lodi. Dalle intercettazioni emerge il ruolo di cerniera che avrebbe avuto DAmico tra Banca dItalia e Popolare Italiana. Belloni invece ha risposto sui finanziamenti concessi da Lodi ai concertisti, a iniziare dalle fideiussioni a Garlsson e Magiste (Ricucci) sino alle linee di credito concesse agli azionisti. Fusco vuol capire se nellaumento di capitale da 1,5 miliardi di euro sono stati utilizzati prestiti della stessa Bpi. Ed è su questo fronte che potrebbero arrivare le sorprese di rilievo.
gianluigi.nuzzi@ilgiornale.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.