Antonveneta, Lodi modifica l’Opas

Accolte le richieste Consob per il «paracadute» in contanti. In arrivo l’ok sul finanziamento

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da Milano

La Banca Popolare di Lodi modifica l’Opas su Antonveneta venendo incontro alle richieste della Consob che chiedeva chiarimenti sull’effettivo valore di 26 euro attribuito all’offerta e stringe con le banche sul finanziamento. I legali della Banca di Fiorani sono pronti a depositare alla Commissione le modifiche sollecitate dagli uomini di Cardia che hanno imposto alla Lodi e ai suoi alleati (poi riuniti in un patto di sindacato) anche l’Opa obbligatoria sul capitale Antonveneta. La Lodi ha quindi modificato il meccanismo di «paracadute» già contenuto nel precedente prospetto e che attribuiva azioni extra della controllata Reti Bancarie in caso che i titoli assegnati in scambio con quelli Antonveneta quotassero a valori inferiori a quelli attribuiti dalla stessa Lodi. Le modifiche apportate prevedono che il paracadute venga pagato in contanti.
Intanto la Lodi stringe con le banche sul finanziamento destinato a sostenere la doppia offerta. A prendere parte all’operazione sarebbero un gruppo di istituti internazionali e alcune banche nazionali di medie dimensioni. La Lodi vedrà riunire il 2 giugno l’assemblea straordinaria dei soci per un aumento di capitale in tre tranche: uno da 564 milioni, l’altro da 282 riservato ai possessori di warrant, uno da 360 milioni a servizio dell’ops su Antonveneta e infine uno da 360 milioni da offrire a fondazioni e società di gestione risparmio.


La Lodi va così avanti, mentre non è chiaro quando la doppia offerta potrà prendere il via. Secondo alcuni osservatori l’operazione potrà partire solo dopo quella di Abn, essendo l’Opa obbligatoria al di sotto dei 25 euro offerti dagli olandesi.

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